Mediobanca aderisce al programma UNHCR di protezione delle rifugiate e richiedenti asilo a rischio violenza di genere

L'obiettivo è garantire a tutte le persone sopravvissute o a rischio di violenza di genere un accesso sicuro e tempestivo ai servizi sanitari e psicologici, oltre al supporto legale e al successivo sostegno per l'accesso al mercato del lavoro

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Le partecipanti a uno dei workshop regionali organizzati da UNHCR e le organizzazioni partner sui temi della protezione internazionale e per sensibilizzare sulla violenza sessuale e di genere (2019) © UNHCR/Valerio Muscella

Gruppo Mediobanca avvia la collaborazione con l’UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati, sostenendo un programma integrato di protezione delle donne rifugiate e richiedenti asilo a rischio di violenza di genere (GBV) in Italia. Una scelta coerente con l’impegno del gruppo verso le tematiche di inclusione e diversità, supportate negli ultimi anni con diversi progetti finalizzati alla costruzione di una cultura inclusiva, nel lavoro così come all’interno delle comunità di riferimento.

Il programma di UNHCR sostenuto da Mediobanca ha come obiettivo primario quello di garantire a tutte le persone sopravvissute o a rischio di violenza di genere un accesso sicuro e tempestivo ai servizi sanitari e psicologici, oltre al supporto legale e al successivo sostegno per
l’accesso al mercato del lavoro. Un bisogno crescente anche a seguito dell’escalation di nuovi conflitti e crisi umanitarie registrate dal 2022 che hanno comportato un aumento significativo dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Italia.

L’UNHCR ha stimato che a fine 2022 in Italia fossero circa 400.000 le persone sotto il proprio mandato. Tra loro le persone giunte nel nostro paese dopo essere fuggite dalla guerra in Ucraina erano complessivamente oltre 173.000 e in maggioranza donne (53,3%). Nel 2023 è in crescita inoltre il numero di persone in arrivo via mare, un gruppo composto per l’11% da donne. In particolare, Mediobanca investirà insieme a UNHCR sulla formazione di 1.600 professionisti, affinché possano offrire supporto adeguato alle persone vittime di violenza, sensibilizzando al contempo 3.250 donne su tematiche relative alla violenza di genere. A queste iniziative si aggiunge il sostegno (psicologico, medico e legale) a 1.300 donne a rischio o sopravvissute alla violenza di genere.

“Il rispetto dei diritti umani e la promozione dell’inclusione – commenta Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca – sono elementi costituenti della nostra politica ESG di gruppo. Poter sostenere questo importante programma di protezione al fianco di UNHCR ci consente di rinnovare il nostro impegno a supporto delle persone più fragili e vulnerabili in coerenza con i principi di diversità, equità e inclusione che sono parte integrante del piano strategico “One Brand One Culture”.

”Siamo felici del supporto di Mediobanca volto a rafforzare il sostegno alle donne rifugiate e richiedenti asilo sopravvissute a violenza. Attraverso questo progetto molte più donne avranno la possibilità di accedere in maniera tempestiva ai servizi di cui hanno bisogno attraverso i quali potranno riprendere in mano il proprio futuro” ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante
UNHCR per l’Italia la Santa Sede e San Marino.

Fonte: ufficio stampa Mediobanca