Un’app per acquistare NPL in modo semplice e rapido. L’idea di Davis & Morgan

L’applicazione, ideata da Andrea Bertoni, fondatore e amministratore delegato della società milanese, sfrutta l’AI per consentire a chiunque di effettuare investimenti in crediti deteriorati

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Andrea Bertoni, fondatore e amministratore delegato di Davis & Morgan

Fornire agli utenti una due diligence completa sugli immobili oggetto di pignoramento in Italia, a basso costo e in pochi minuti, sfruttando l’intelligenza artificiale. È l’idea alla base di ‘Asset finding’, la prima app per la ricerca e l’acquisto di NPL in Italia che permette anche i non addetti ai lavori di effettuare investimenti, potendo contare su un’enorme mole di dati, diversamente molto lunghi e complessi da reperire.

È stata lanciata il 18 settembre scorso, è disponibile per iOS e Android, e nei primi giorni ha già ricevuto centinaia di download. Ma come funziona e quali sono i vantaggi di usare questo strumento innovativo? L’abbiamo chiesto al suo ideatore, Andrea Bertoni, fondatore e amministratore delegato di Davis & Morgan, merchant bank specializzata in gestione NPL.

“L’app è al momento l’unica di questo tipo in Italia, l’abbiamo infatti brevettata come opera dell’ingegno. È rivolta a tutti coloro che siano interessati all’acquisto di crediti deteriorati: permette di investire in NPL collegati ad asset immobiliari molto prima che vadano all’asta” chiarisce a BeBankers.it Bertoni. “Dunque sono utenti potenziali di ‘Asset finding’ gli stessi dipendenti di Davis & Morgan, quelli delle altre società che comprano e gestiscono NPL, gli immobiliaristi interessati all’asset sottostante, ma anche la gente comune che in questo modo può avere la possibilità di accostarsi al complesso mondo dei crediti in sofferenza, pur non avendo competenze specifiche in merito. In questo momento infatti, c’è grande attenzione al tema delle aste immobiliari”.

Come si presenta l’interfaccia dell’app

Un’analisi completa a basso costo

L’intelligenza artificiale dunque può aiutare a rendere accessibile il mercato dei non performing loans. “Il sistema alla base di ‘Asset finding’ – prosegue il suo ideatore – è immediato. Mettiamo nelle mani degli utenti tutti i dati necessari all’investimento in modo semplice, veloce ed economico. Accedendo all’app, una volta scaricata, è possibile effettuare una ricerca di immobili sul territorio, navigando la mappa delle controversie in corso che danno luogo al pignoramento di beni immobili. In alternativa è possibile effettuare una ricerca in base al singolo pignoramento, a patto che se ne conoscano i dati, e in questo modo accelerare i tempi. L’applicazione mostra le procedure in corso con grande anticipo rispetto al momento dell’asta giudiziaria vera e propria, fino a tre anni prima.

Una volta trovato l’immobile a cui siamo interessati, è necessario acquistare, al costo di 20 euro, la due diligence, ovvero l’analisi completa del pignoramento. Si ottiene così in pochi minuti un pacchetto completo di informazioni (debitore, creditore, stato della procedura giudiziaria, valore dell’immobile) che finora era riservato agli ‘addetti ai lavori’.  A questo punto – precisa l’amministratore delegato di Davis & Morgan – l’utente ha due possibilità: nulla gli vieta di rivolgersi al debitore ceduto e tentare con lui un accordo stragiudiziale. Se invece vuole direttamente acquistare il credito deteriorato deve, per legge, avvalersi di un intermediario finanziario vigilato. Davis & Morgan mette a sua disposizione perciò la possibilità di essere assistito nella procedura e anche finanziato nell’operazione.

“Chiaramente anche lo stesso debitore, coinvolto nella lite giudiziaria – precisa l’esperto – può avvalersi dell’opzione di finanziamento, dando mandato alla società di ricomprare il debito dalle banche, con una procedura chiara e trasparente. A questo proposito abbiamo dato vita ad un fondo da 100 milioni di euro. Tutti gli immobili dei debitori ceduti vengono poi trasferiti alla nostra Reoco, con la possibilità per il debitore di ricomprarli tramite un contratto di rent to buy dopo 12, 24 o 36 mesi”.

L’AI permette di risparmiare tempo e denaro

Una trovata che nasce dall’esperienza pratica. “L’idea mi è venuta in mente – prosegue Bertoni – sulla base delle difficoltà concrete da me stesso sperimentate nella gestione degli NPL: non è per nulla immediato rintracciare i vari pignoramenti in corso e poi si deve far fronte a tempi legali biblici per trasformare i dati, una volta ottenuti, in una due diligence. Alla luce di tutto ciò, ho arruolato tre ottimi esperti di software gestionale che applicando l’intelligenza artificiale hanno creato un algoritmo in grado di svolgere con facilità e senza l’ausilio umano queste operazioni.

“Ogni giorno, a tutte le ore, l’app monitora le liti in corso sul territorio nazionale che sfociano in un pignoramento, fornendo informazioni chiare sullo stato dell’iter giudiziario e sul valore dell’immobile oggetto della controversia”

I costi del servizio sono molto economici, rassicura infine l’esperto, rispetto alla tecnologia sofisticata a cui permettono di accedere. “L’algoritmo di intelligenza artificiale di ‘Asset finding’ attinge da sei banche dati, che forniscono informazioni a pagamento. Abbiamo impostato alcune approssimazioni che consentono di restituire risultati quanto più possibile precisi. Il servizio offerto, a prezzi davvero irrisori rispetto alle funzionalità rese, consiste nell’elaborazione di informazioni acquistate sul mercato (dati pubblici) che l’app elabora, trasformandole in una due diligence pronta all’uso a cui diversamente sarebbe molto più complesso e dispendioso accedere”.