Paolo Savona: “L’informatica ci aiuterà ad effettuare previsioni e scelte corrette di politica monetaria”

L’avvento delle nuove tecnologie, tra euro digitale e criptovalute, e le sfide che attendono il mondo della finanza nel discorso del presidente Consob al congresso NPL&UTP 2023

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Paolo Savona, presidente Consob al congresso NPL&UTP

L’impatto delle novità tecnologiche sul mondo della finanza e l’integrazione con le istituzioni già esistenti al centro del keynote speech di Paolo Savona. Il presidente di Consob (Commissione nazionale per la società e la borsa) è intervenuto all’ultimo congresso NPL&UTP di Alma Iura con una propria riflessione sulle sfide che attendono gli economisti.

“Consob è l’Autorità dell’informazione – ha sottolineato dal palco dell’auditorium del Palazzo della Gran Guardia – garantisce la trasparenza, ovvero la rispondenza del comportamento degli operatori di mercato alla normativa. Al cambiare di quest’ultima cambia il concetto di trasparenza. Ciò ci porta a domandarci cosa dobbiamo fare di fronte a questa realtà in continua evoluzione che per semplicità chiamiamo intelligenza artificiale”?

L’euro digitale e le novità in arrivo

Savona si è quindi soffermato sull’idea, attualmente allo studio della BCE insieme alle banche nazionali dei Paesi di area euro, di introdurre un euro digitale, ovvero una valuta della Banca centrale europea, che sia un equivalente elettronico del contante, da affiancare ad attuali banconote e monete.

“La CBDC, quello che è stato ribattezzato euro digitale, nella definizione è equivoco e crea confusione” ha evidenziato il presidente Consob. “Perché l’espressione ‘digitale’ non rappresenta l’evoluzione tecnologica con cui è oggi alle prese la finanza, che è già digitalizzata: lo stesso debito pubblico che prima era cartolarizzato, oggi è digitalizzato. L’euro digitale, per come è stato concepito, cerca di incorporare, nell’euro attuale e nelle attuali istituzioni, le novità tecnologiche”.

Infosfera e vecchie istituzioni

“Le nuove leggi – ha proseguito – tentano di perfezionare le vecchie istituzioni incorporando le nuove tecnologie, come fa il MiCA, il regolamento sulle criptovalute (crypto – currency), che ho commentato. Ciò mi ha aiutato a comprendere che bisogna rovesciare l’approccio al tema, domandandosi qual è la reverse causation, come insegnava uno dei miei maestri, Franco Modigliani, e verificare se il discorso fila. Propongo quindi di analizzare la causalità inversa”.

Il presidente ha quindi guardato all’evoluzione della materia, anche quella in corso Oltreoceano. “Oggi si sta tentando, con le leggi – ha aggiunto Savona – compresi i propositi di riforma degli NPL, di rendere il mercato più funzionale. Dopo cinque anni in cui gli operatori hanno avuto completa libertà d’azione in materia di crypto – currency, ora chiedono regole chiare alle autorità per operare nella giusta direzione dello sviluppo. Negli Usa, sistema giuridico di Common law, la situazione sta evolvendo in fretta. Le istituzioni vanno dunque traghettate verso l’infosfera. Ma a questo punto si pongono varie questioni, prima su tutte quella della sicurezza delle informazioni”.

La cyber security e i rischi all’orizzonte

Savona ha quindi citato alcuni dati forniti da Mario Rasetti, docente di Fisica Teorica al Politecnico di Torino e oggi tra i massimi esperti di AI: “Esistono al momento 100.000 miliardi di informazioni (cento zettabyte). Gli scienziati sottolineano che, la velocità di innovazione tecnologica è tale per cui la periodicità annuale finora utilizzata per analizzare l’evoluzione dei dati va abbandonata. Entro il 2025-26 in soli 12 minuti tutte le informazioni storiche accumulate dall’uomo si raddoppieranno. Avremo bisogno di computer sempre più potenti, non sarà più l’uomo a interpretare questi dati. Un’evoluzione che darà luogo anche a rischi di cyber security, che gli scienziati dovranno affrontare”.

“L’informazione in questo modo si separa dalla conoscenza – ha sottolineato il presidente Consob – e si crea un duplice problema: un conto è collezionare le informazioni ed elaborarle in formule matematiche. Ma come le useremo per governare i mercati? È la questione che si pongono le autorità di vigilanza come Consob, Banca d’Italia, Ivass. Dobbiamo sapere qual è il nostro ruolo in questo campo così complesso”.

L’informatica è un’alleata nell’elaborare previsioni corrette

“Il linguaggio dell’economia e della finanza – ha concluso – si è evoluto dal linguaggio comune a quello matematico e infine a quello econometrico. Lord King ammette da banchiere centrale, tuttavia, che gli attuali modelli non riescono ad effettuare previsioni attendibili, sono fallibili. La politica monetaria viene dunque elaborata sulla base di dati privi di significato e ciò ha conseguenze per tutti noi. Dobbiamo cercare di usare l’informatica per capire cosa succede, effettuare scelte corrette, evitando di sbagliare le previsioni, che poi vengono cambiate in corsa dopo due o tre mesi. Dobbiamo correre meno. Pensare di più”.