I livelli di debito nel settore immobiliare europeo sono elevati. Gli indicatori del rischio di credito per le società immobiliari hanno infatti iniziato a mostrare segni di deterioramento. A mettere in guardia gli operatori del settore è l’Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. L’ente regolatore e supervisore dei mercati finanziari dell’Ue, infatti, ha pubblicato la sua prima analisi delle esposizioni dei titoli, dei mercati e del settore della gestione patrimoniale dell’Ue nei confronti del settore immobiliare.
Il report evidenzia maggiori rischi per gli operatori del mercato finanziario non bancari. Tuttavia gli shock settoriali potrebbero trasmettersi a tutto il sistema finanziario Ue. I recenti cambiamenti macroeconomici – si legge nel report – come l’inflazione e il rapido aumento dei tassi di interesse, insieme al rallentamento della crescita globale, hanno messo sotto stress i mercati immobiliari. Ciò ha determinato calo generalizzato dei principali indici azionari e obbligazionari immobiliari. I fondi immobiliari alternativi di investimento hanno registrato una crescita significativa negli ultimi cinque anni.
Previsioni future
Nello studio l’ESMA fornisce dettagli sull’evoluzione di questo settore dal 2019. In particolare si è verificato un calo generalizzato delle valutazioni dei principali indici immobiliari azionari e obbligazionari. Sono stati osservati cali di valutazione anche per le società immobiliari quotate e i fondi comuni di investimento immobiliare, insieme a un aumento dell’attività di negoziazione e di prestito titoli.
In futuro – rileva l’Esma – è prevedibile che il rischio di tasso di interesse continui a influenzare le esposizioni del mercato immobiliare. Gli indicatori del rischio di credito per le società immobiliari hanno iniziato a mostrare segni di deterioramento e i disallineamenti di liquidità rimangono una delle principali vulnerabilità per i fondi di investimento immobiliari.