La Cina alle prese con la crisi immobiliare: Moody’s cancella il rating di diverse imprese del settore

La scelta dell’agenzia, dovuta a ‘motivi commerciali’ penalizza il settore già messo a dura prova

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Il settore immobiliare in Cina è sempre più in difficoltà: ad aggravare la crisi ha inciso anche la decisione dell’agenzia Moody’s di ritirare una serie di rating creditizi dalle più importanti società del comparto. In particolare sono undici le imprese cinesi colpite da questa scelta, che può avere un impatto significativo sull’economia del Paese.

Le aziende rimaste senza punteggio sono dieci, tra cui Logan Group, Ronshine China e Zhenro Properties Group. La decisione è stata giustificata dall’agenzia come dovuta a “motivi commerciali”.  In precedenza era tuttavia già rimasto senza punteggio ‘Baa3 uno dei principali gestori di crediti inesigibili del paese, China Great Wall Asset Management.

Un paese in difficoltà

La Cina è alle prese con un scenario economico complesso. La fase post-pandemica ha portato a un crollo significativo degli investimenti immobiliari in tutto il Paese, il quale a sua volta ha generato un rallentamento della crescita. Uno dei più principali costruttori edili cinesi, Evergrande, ha dichiarato fallimento nel 2021, generando un’ondata di panico sull’intero mercato.

Si tratta di un momento preoccupante per il presidente Xi Jinping alle prese con vari tentativi di rilancio dell’economia. Già a dicembre Moody’s aveva abbassato l’outlook da stabile a negativo per i titoli sovrani cinesi.