La Grecia alla Bce: “Si permetta agli azionisti delle nostre banche di ricevere i dividendi”

Il governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras, in vista dell'esame della situazione delle finanze statali che sarà effettuato dalla Bce a giugno, ha posto l'attenzione sui grossi progressi in termini di NPL e redditività delle banche del Paese

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Yannis Stournaras, governatore della Banca di Grecia

“È giunto il momento che le autorità di vigilanza prendano in considerazione la possibilità di consentire agli azionisti delle banche di ricevere i dividendi”. A rivolgere questa richiesta alla Bce è il governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras, in vista dell’esame della situazione che sarà effettuato a giugno. Il governatore ha esortato la Banca centrale europea a consentire il pagamento dei dividendi da parte dei finanziatori del suo Paese.

I progressi finanziari della Grecia

“Conosciamo tutti i vincoli – ha aggiunto – ma nessuno può negare l’enorme miglioramento della situazione degli NPL, della redditività, dei parametri patrimoniali, della liquidità”, ha affermato. Stournaras ha sottolineato che la trasformazione delle istituzioni finanziarie greche dovrebbe essere pienamente riconosciuta dai funzionari Bce, consentendo i primi rendimenti di questo tipo per gli azionisti dal 2008. La decisione in proposito sarà presa tra due mesi. Intanto il governatore si mostra ottimista sull’andamento dell’economia greca.

L’ultima volta che le banche greche hanno pagato i dividenti, infatti, è stato lo stesso anno in cui è scoppiata la crisi finanziaria globale. Successivamente, un decennio di turbolenze legate al debito che hanno travolto il Paese, ha lasciato i suoi finanziatori con più di 100 miliardi di euro (107 miliardi di dollari) di prestiti in sofferenza, richiedendo ricapitalizzazioni per rimanere a galla.

Le previsioni di crescita per il 2024

“Sono sicuro – ha aggiunto Stournaras – che porteremo avanti tutte le riforme strutturali necessarie per migliorare la crescita potenziale ed effettiva. Il tasso di crescita medio a medio termine sarà di circa il 2,5% per la Grecia, rispetto a circa l’1,5% per la zona euro”.

Tuttavia questa settimana la Banca di Grecia ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2024 al 2,3% rispetto a una precedente stima del 2,5%. Questo perché anche le prospettive generali per la regione sono più deboli. La Grecia ha inoltre ricordato di far parte della zona euro. Stournaras ha aggiunto che il Paese dovrebbe fare due cose per evitare rischi futuri: anzitutto mantenere un avanzo primario corretto per il ciclo – ovvero le entrate meno la spesa, esclusi i pagamenti per interessi – pari al 2% il più a lungo possibile e poi portare avanti le riforme strutturali necessarie”.