NPL, per DBRS Morningstar le transazioni GACS 2.0 stanno rendendo meglio delle GACS 1.0

Secondo l'ultimo report dell'agenzia le transazioni emesse ai sensi della legge GACS come riformata nel marzo 2019 hanno continuato a mostrare performance più forti mentre il ritmo degli incassi si stabilizza

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Le performance delle transazioni NPL nel primo trimestre del 2024 sono state diverse in base alle versioni GACS. Mentre le transazioni GACS 1.0, emesse prima del Covid, hanno reso meno rispetto ai piani aziendali iniziali, soprattutto a causa delle chiusure dei tribunali, le transazioni GACS 2.0 hanno mostrato prestazioni migliori, con rapporti medi di riscossione lorda cumulativa (GCCR) molto superiori alle aspettative. Il dato è contenuto nell’ultimo report “Italian NPL Securitisations Performance – Q1 2024” appena pubblicato dall’agenzia di rating. Si tratta di un aggiornamento sulle cartolarizzazioni di NPL italiani con rating pubblico. Il rapporto analizza la performance delle cartolarizzazioni di NPL italiane per il primo trimestre del 2024, evidenziando le tendenze in corso nel mercato italiano degli NPL.

“I tassi di recupero hanno continuato a peggiorare per le transazioni emesse ai sensi della prima versione della legge GACS (cosiddette GACS 1.0), anche se a un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti. “Nel frattempo le transazioni emesse ai sensi della legge GACS come riformata nel marzo 2019 (GACS 2.0) hanno continuato a mostrare performance più forti mentre le curve di recupero del piano aziendale eseguito aumentano e il ritmo degli incassi si stabilizza”. Lo ha affermato Clarice Baiocchi, esperta di DBRS Morningstar, commentando i dati appena presentati.

L’analisi di DBRS fa notare come all’ultimo pagamento delle cedole a aprile 2024, il 48% dei business plan delle 37 cartolarizzazioni di NPL italiane monitorate dall’agenzia non erano ancora stati implementati. Dunque i crediti sottostanti non erano stati ancora lavorati. Molte di queste operazioni infatti sono state strutturate prima dell’arrivo della pandemia, la quale ha avuto un impatto significativo sul settore, specialmente a causa della chiusura prolungata dei tribunali, che ha rallentato i tempi di recupero non previsti nei business plan dei servicer. Questa situazione è stata evidenziata anche da studi precedenti condotti da DBRS Morningstar, Scope Ratings e Banca d’Italia.

Le operazioni assistite da GACS

In particolare, Banca d’Italia, si è concentrata sulle operazioni assistite dalla GACS, il sistema di garanzie pubbliche per le tranche senior di cartolarizzazioni di crediti in sofferenza. Il sistema non è più stato rinnovato dopo il 14 giugno 2022. Banca d’Italia ha segnalato che alcune operazioni potrebbero essere soggette a default sulla GACS, soprattutto quelle originate prima del rinnovo della garanzia nel 2019.Le cartolarizzazioni hanno risentito del contesto economico generale, con l’aumento dei tassi di interesse che ha ridotto la domanda di immobili e ha complicato il recupero dagli attivi sottostanti. Le difficoltà dei debitori ceduti hanno ulteriormente limitato le opportunità di incasso derivanti dagli accordi stragiudiziali.

Nel dettaglio delle performance più recenti, si osserva che le transazioni GACS 1.0 hanno mostrato una riduzione del rendimento, sebbene meno drammatica rispetto al periodo immediatamente successivo all’inizio della pandemia. Le transazioni GACS 2.0, invece, hanno superato le aspettative iniziali dei servicer, anche se con un leggero calo rispetto all’anno precedente. Scope Ratings inoltre evidenzia che i recuperi derivanti dalle vendite di prestiti in portafoglio sono diminuiti in modo significativo, mentre le strategie di saldo e stralcio non sono riuscite a colmare il divario causato dal calo delle vendite.