Abi, ad aprile 31 miliardi di euro di sofferenze nette

Il rapporto mensile di giugno dell’Associazione bancaria italiana: crediti deteriorati in lieve aumento

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Antonio Patuelli, presidente dell'Abi

Cresce, anche se di poco, il livello degli NPL in Italia: ad aprile 2024, secondo dell’ultimo rapporto mensile Abi di giugno, diffuso negli ultimi giorni, basato su dati della Banca d’Italia, i crediti deteriorati netti, sono aumentati a 31 miliardi di euro, da 30,5 miliardi di dicembre 2023 (erano 31,2 miliardi a settembre 2023). Nel calcolo sono considerate, spiega una nota, l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute o sconfinanti.

Rispetto al loro livello massimo di 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, tuttavia – rassicura l’Abi – sono in calo di quasi 166 miliardi.
Ad aprile 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano invece l’1,45% dei crediti totali. A dicembre 2023, tale rapporto era l’1,41%. Mentre aveva raggiunto una percentuale simile (1,42%) a settembre 2023 ed era invece al 9,8% nel 2015.

Giù i prestiti bancari

Si registra inoltre un calo dei volumi di credito conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a maggio 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,3% rispetto a un anno prima, stesso calo registrato ad aprile 2024 quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,4% e quelli alle famiglie dell’1,2%.

Stabile il tasso medio di interesse sui prestiti

A maggio 2024 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,61%, rispetto al 3,67% di aprile 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Invece il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 5,21% rispetto al 5,30% di aprile 2024 e al 5,45% di dicembre scorso. Tuttavia il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è stabile al 4,81%.