Banco BPM, l’amministratore delegato Castagna: “Prevediamo di vendere 500 milioni di NPL entro l’anno”

L'ad è intervenuto al Credit Management Summit 2024 del Sole 24 Ore: l'istituto non è interessato ad una partnership sugli UTP

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Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM

Banco BPM è ottimista sui bassi livelli di NPL e sulla capacità delle banche di gestire con efficacia la filiera del credito. A dare voce all’istituto è il suo amministratore delegato Giuseppe Castagna, intervistato al Credit Management Summit 2024, il recente evento del Sole24Ore. Banco BPM, ha spiegato, ha già messo a budget la cessione di 700 milioni di crediti, di cui 200 milioni sono stati già venduti. “Altri 4-500 milioni prevediamo di venderli durante quest’anno”.

La sua fiducia deriva dalle circostanze, chiarisce: “Sono tre anni che abbiamo livelli veramente molto bassi di crediti deteriorati. Ogni anno c’è un po’ il timore e facciamo dei budget che prevedono un aumento, dopodiché siamo fortunatamente smentiti”. E ancora: “Questi primi sei mesi sono stati molto buoni sui livelli dell’anno scorso, sotto l’1%”. Secondo Castagna più che un segnale del buono stato di salute complessivo dell’economia si tratta di “un segnale della grande capacità che le banche hanno acquisito di gestire tutta la filiera del credito” perciò “fare un paragone con quello che è successo 10-12 anni fa” è impossibile vista la realtà “completamente diversa del modello organizzativo delle nostre banche” e c’è da essere perciò “moderatamente ottimisti” sottolinea.

Nessuna partnership sugli UTP

L’amministratore delegato si mostra poco interessato ad un accordo sugli UTP, che alla banca interessa “meno rispetto ai bad loans i quali distraggono dall’attività principale della banca, mentre gli Utp sono il nostro core business. A meno di situazioni particolarmente importanti dal punto di vista numerico, che oggi non ci sono, riteniamo di avere le competenze e le capacità di accompagnare le aziende” a cui fanno capo gli Utp, conclude.