Germania: dirigenti bancari prevedono maggiori sofferenze nel settore immobiliare

"Questo è un cattivo presagio per la situazione degli stessi istituti di credito", afferma Christoph Roessle, partner di Deloitte.

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Bundestag (Photo by Felix Mittermeier on Pixabay)

Ancora nubi sulle prospettive dell’economia tedesca. Secondo un sondaggio della società di consulenza Deloitte, di cui riferisce l’Handelsblatt, i dirigenti degli istituti tedeschi si stanno preparando a maggiori default nel mercato immobiliare. Circa il 78% dei 100 membri del di cda o dirigenti delle banche tedesche intervistati da Deloitte prevede un aumento dei crediti immobiliari in sofferenza nella propria banca nei prossimi 18 mesi. Il 25% dei direttori bancari si aspetta addirittura un aumento forte o molto forte. Solo il 19% non si aspetta che la situazione peggiori.

Questo è un cattivo presagio per la situazione degli stessi istituti di credito“, afferma Christoph Roessle, partner di Deloitte e coautore dello studio. “Dopotutto, il settore immobiliare rappresenta una parte significativa del volume dei prestiti delle banche, già pochi giorni fa l’autorità di regolamentazione finanziaria Bafin aveva messo in guardia sulle difficoltà del settore bancario tedesco a causa della crisi immobiliare. In alcuni casi, le insolvenze sui prestiti immobiliari commerciali potrebbero mettere in pericolo gli istituti se non sono sufficientemente diversificati o se hanno investito in segmenti particolarmente critici“, ha spiegato Bafin nel suo rapporto “Risks in Focus 2024”.

Dalla metà del 2022 i prezzi degli immobili commerciali sono in calo a causa dell’aumento dei tassi sui prestiti e dei costi di costruzione. Gli immobili ad uso ufficio e di vendita al dettaglio sono particolarmente sotto pressione a causa della tendenza verso un maggior numero di uffici domestici e di acquisti online. Molti grandi finanziatori di immobili commerciali come Aareal Bank o Pfandbriefbank hanno già aumentato in modo significativo i loro accantonamenti per i prestiti a rischio di default nel 2023.

Il direttore della Helaba, Thomas Groß, ha dichiarato pochi giorni fa all’Handelsblatt che non dà per scontato che sia già stata raggiunta la “fine assoluta della crisi”. L’associazione federale per l’acquisto e la gestione di crediti (BKS) prevede una quota di crediti in sofferenza per i crediti immobiliari commerciali del 3,6% entro la fine del 2024 e del 3,7% entro la fine del 2025.

Secondo lo studio Deloitte tutti i segmenti immobiliari sono colpiti da inadempienze crescenti. In questo contesto, l’88% dei dirigenti bancari punta alla ristrutturazione del debito e dei prestiti.