Bolle immobiliari: Miami al primo posto, basso rischio per Milano

Pubblicato l’Ubs Global Real Estate Bubble Index

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Panoramica sul centro di Miami. Photo by jessica45 on Pixabay

Gli squilibri dei mercati immobiliari sono sensibilmente diminuiti a livello globale e il rischio di una bolla nelle maggiori città è diminuito per il secondo anno consecutivo. Tuttavia, attualmente Miami mostra il rischio più elevato, seguita da Tokyo e, nonostante un calo significativo del punteggio rispetto allo scorso anno, da Zurigo, mentre Milano è considerata a basso rischio. E’ quanto emerge – scrive Radiocor – dall’Ubs Global Real Estate Bubble Index, che analizza i prezzi degli immobili residenziali in 25 grandi città di tutto il mondo. Dallo studio emerge che c’è un elevato rischio bolla anche a Los Angeles, Toronto e Ginevra. Nella categoria di rischio moderato si trovano Amsterdam, Sydney e Boston, e dopo una forte riduzione degli squilibri, anche Francoforte, Monaco di Baviera, Tel Aviv e Hong Kong, Vancouver, Dubai, Singapore e Madrid.

Dubai è la città che ha registrato il maggior aumento del punteggio di rischio. Secondo l’indice, un basso rischio di bolla immobiliare è evidente a San Francisco, New York e San Paolo. In Europa, dopo un ulteriore calo del punteggio, anche Londra, Parigi, Stoccolma, Varsavia e, come detto, Milano rientrano nella stessa categoria. San Paolo è la città che registra il rischio di bolla più basso.

Il mercato immobiliare italiano ha risentito meno dell’aumento dei tassi d’interesse rispetto al resto d’Europa, grazie a una leva finanziaria particolarmente bassa. Nel confronto con altre grandi città internazionali, Milano presenta prezzi più contenuti, nonostante molti fattori positivi come l’ampliamento della metropolitana e le Olimpiadi invernali in programma nel 2026”, ha detto Matteo Ramenghi, chief investment officer di Ubs Wm Italy.