I governi devono tagliare la spesa e aumentare le tasse per ridurre il debito e recuperare la potenza di fuoco fiscale necessaria per rispondere a futuri shock economici. L’avvertimento – ha scritto il Financial Times – viene dall’Ocse ad un giorno di distanza (vedi Be Bankers del 26 settembre https://www.bebankers.it/il-debito-globale-nel-mondo-ha-raggiunto-un-nuovo-record/) dai nuovi dati sull’incremento significativo dei debiti pubblici nel mondo. Le grandi economie hanno “voltato pagina” nell’affrontare l’inflazione, ha affermato l’organizzazione che nel suo nuovo outlook sottolinea che le pressioni sui prezzi continueranno ad allentarsi e che la crescita del PIL globale è destinata a stabilizzarsi al 3,2 percento nel 2024 e nel 2025. Ciò dovrebbe creare spazio per le banche centrali per continuare a tagliare i tassi di interesse, anche se i tempi e il ritmo dei tagli dovranno essere “valutati attentamente“, ha affermato l’OCSE. Ma ha esortato i governi a intensificare gli sforzi per contenere la spesa e aumentare le entrate fiscali per ricostruire i buffer fiscali. “Negli ultimi anni non è stata data sufficiente importanza alle questioni fiscali”, ha affermato Alvaro Pereira, economista capo dell’OCSE, sottolineando “le crescenti pressioni dell’invecchiamento della popolazione, del cambiamento climatico, dell’aumento della spesa per la difesa e dei maggiori oneri del servizio del debito”.
Il warning dell’OCSE avviene – scrive ancora il giornale – mentre ad esempio in Francia gli osservatori temono che il governo non sarà in grado di controllare la crescita del deficit. Il governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau ha giudicato “non realistico” che il deficit francese rispetti la norma UE del 3 percento del suo PIL nei prossimi tre anni, ma che questo potrebbe essere raggiunto entro cinque anni. I rendimenti dei titoli di Stato francesi a 10 anni vengono scambiati allo stesso livello di quelli della Spagna, mentre il ministro delle finanze Antoine Armand ha detto che Parigi sta cercando modi per aumentare le entrate fiscali dai ricchi e dalle aziende per affrontare “uno dei peggiori deficit della nostra storia“. L’OCSE ritiene che molti paesi debbano riformare i sistemi pensionistici e di welfare, aumentando al contempo le entrate tramite imposte indirette e patrimoniali e smantellando le esenzioni fiscali.