In Italia nel 2023 sono stati registrati circa 330 mila atti di mutuo ipotecario per un totale di oltre 730 mila unità immobiliari ipotecate, in larga parte abitazioni. Lo segnala il nuovo report dell’Agenzia delle Entrate sul mercato immobiliare, relativo al 2023. Il capitale di debito “estratto” dal patrimonio immobiliare nel 2023 si approssima a 90 miliardi di euro, un valore che per dimensione equivale a circa il 4,2% del PIL italiano nello stesso anno ma che rappresenta un calo rispetto all’anno precedente quando il totale dei mutui aveva raggiunto i 100 miliardi di euro. Gli atti di mutuo ipotecari sottoscritti nel 2023 hanno subito un calo generalizzato: quasi il 25% di unità immobiliari ipotecate in meno e il 12% di diminuzione del capitale finanziato. I mutui con immobili non residenziali (a destinazione terziaria, commerciale, produttivo, agricolo e i terreni), sebbene anch’essi con un calo in termini di immobili ipotecati (-16,3%), hanno, di contro, registrato un sensibile aumento del capitale di debito, +13% su base annua con 4,6 miliardi più del 2022.
Il calo dei mutui ipotecari, sia in termini di numero di immobili ipotecati sia in termini di capitale finanziato, si rileva in tutte le aree geografiche e l’area del Nord si conferma quella con la quota più elevata di mutui ipotecari, intorno al 60% del totale nazionale, sia in termini di capitale sia di immobili ipotecati.
Poco più di 26 miliardi di euro, in crescita del 3,1% sul 2022, sono stati finanziati con mutui garantiti da immobili ubicati nelle otto più grandi città italiane. Questo dato positivo, però, è dovuto alla sola città di Milano, unica tra le otto a presentare un aumento del capitale finanziato da immobili, oltre il 25% e 3 miliardi in più rispetto al 2022.