In arrivo una riduzione del margine d’interesse delle banche nel terzo trimestre 2024

Gli istituti di credito italiani hanno notevolmente ridotto la loro esposizione ai crediti in sofferenza (NPL) dalla crisi del debito sovrano, e i crediti in sofferenza hanno ormai raggiunto un livello paragonabile a quello degli altri principali paesi europei.

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Le grandi banche italiane si stanno preparando ad un calo del reddito netto da interessi (NII) per effetto dei tagli dei tassi di interesse. Sono le indicazioni che si ricavano dalle stime consensuali di Visible Alpha (S&P Global Market Intelligence), In particolare si prevede che le cinque maggiori banche italiane – Intesa Sanpaolo Spa, UniCredit SpA, Banco BPM SpA, BPER Banca SpA e Monte Dei Paschi Di Siena – registreranno un margine di interesse netto inferiore per il terzo trimestre, con un calo previsto tra il 2,1% e il 3,7% rispetto al trimestre precedente. Intesa è l’unica banca tra le cinque che dovrebbe registrare un aumento anno su anno del NII, la differenza tra gli interessi maturati sui prestiti e gli interessi pagati sui depositi.

Le banche in tutta Europa hanno beneficiato dell’aumento dei tassi di interesse dopo la pandemia di COVID-19, ma ora, con la Banca centrale europea che ha abbassato i tassi di interesse tre volte da giugno, la pressione sui margini di interesse netti delle banche della zona euro sta aumentando.

UniCredit ha riportato uno dei più piccoli cali NII trimestre su trimestre tra i suoi pari, grazie alla sua rete paneuropea. In generale la riduzione del NII dovrebbe tradursi in profitti trimestrali inferiori per le maggiori banche anche se le prospettive rimangono positive grazie a una sana crescita dei ricavi da commissioni, un solido controllo dei costi e minori accantonamenti per perdite sui prestiti. In controtendenza Banco BPM e BPER Banca dovrebbero annunciare profitti più elevati.

Gli istituti di credito italiani hanno notevolmente ridotto la loro esposizione ai crediti in sofferenza (NPL) dalla crisi del debito sovrano, e i crediti in sofferenza hanno ormai raggiunto un livello paragonabile a quello degli altri principali paesi europei. La qualità degli attivi dovrebbe migliorare significativamente anno su anno per Intesa, Banco BPM e BPER Banca.

Le tasse potrebbero essere al centro dell’attenzione degli osservatori in seguito alla proposta di anticipo delle imposte contenuta nella proposta di legge del bilancio per il 2025. UniCredit sarà inoltre attentamente monitorata per eventuali indicazioni sulle sue intenzioni per la quota di circa il 21% che ha accumulato in Commerzbank AG .