Cina: segnali di stress nei prestiti retail e alle PMI

I problemi, secondo un report di Fitch, riguardano soprattutto le banche locali, mentre uno studio ha associato l’aumento degli NPL alle conseguenze de climate change.

0
42
Immagine di Lifestylememory su Freepik

Le prospettive di reddito ridotte e il calo dei prezzi delle abitazioni stanno causando segnali di stress nei prestiti al dettaglio e in quelli alle micro e piccole imprese (MSE) in Cina. Secondo un report di Fitch Ratings (“China Banks Dashboard – November 2024”) i prestiti MSE sono cresciuti significativamente dal 2019, rappresentando il 13% dei prestiti del sistema bancario cinese a fine giungo di quest’anno. Le banche rurali sono le più esposte a questi prestiti, che comportano rischi di credito più elevati a causa del basso livello di reddito dei contraenti e di collaterali più deboli. Il deterioramento della qualità degli attivi potrebbe essere peggiore delle cifre riportate a causa delle misure di tolleranza, come le estensioni dei prestiti fino al 2027. Il debole sentimento dei consumatori e l’effetto negativo della ricchezza dovuto al calo dei prezzi delle proprietà immobiliari stanno esercitando un’ulteriore pressione sul credito alle famiglie. Le grandi banche statali sono meglio posizionate grazie alla loro minore esposizione ai prestiti MSE e alle carte di credito, oltre che a strategie di prestito più selettive.

Un altro segnale di allarme sulla fragilità delle banche locali cinesi viene da uno studio pubblicato dalla International Review of Economics & Finance sulla relazione tra il cambiamento climatico e la qualità degli attivi bancari in Cina. Il report ha rilevato che le fluttuazioni di temperatura hanno un impatto significativo sui tassi di prestiti non performanti (NPL) delle banche commerciali, specialmente nelle province con reddito pro capite e investimenti in infrastrutture ambientali più bassi. Il cambiamento climatico riduce la produttività del lavoro e i redditi, diminuendo la capacità degli agenti economici di rimborsare i prestiti. L’aumento dei livelli di assicurazione e della spesa fiscale legata al clima – suggerisce lo studio – aiuterebbe a diversificare e trasferire il rischio di default correlato al clima.