Un gruppo di banche popolari di piccole e medie dimensioni ha cartolarizzato crediti per un valore lordo complessivo di 205 milioni di euro. Lo ha scritto Il Sole 24 Ore, precisando che all’operazione hanno partecipato 8 istituti, 5 dei quali consorziati alla piattaforma Luzzatti, e un intermediario finanziario. Accanto alle banche popolari di Sondrio, Puglia e Basilicata, Piacenza, Cassinate e Fondi, hanno partecipato alla nuova cartolarizzazione Banca CF+, Ifis Npl Investing, Cassa di Risparmio di Fermo e Cassa di Risparmio di Asti.
In linea con le operazioni precedenti, l’operazione è stata strutturata dalla Luzzatti in un’ottica consortile per sostenere le strategie di derisking delle banche ed è stata effettuata in collaborazione con la divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo, che ha agito nel ruolo di arranger e placement agent dei titoli emessi. Il portafoglio di crediti deteriorati oggetto dell’operazione è riferito a circa 4.500 debitori ed è composto, in termini di numerosità, per quasi il 50% da crediti deteriorati garantiti da almeno un’ipoteca di primo grado (che corrispondono al 47% del Gross Book Value e al 66% dei Gross Cash Flow) e, per la parte rimanente, da posizioni garantite da ipoteche di grado superiore al primo o unsecured.
Per la nuova cartolarizzazione, i ruoli di master e special servicer sono stati affidati a Gardant. «La nuova cartolarizzazione di sofferenze, anche in una situazione di mercato caratterizzata da una minore priorità delle operazioni di derisking – ha sottolineato l’a.d. della Luzzatti, Luigi Avogadro – conferma la strategicità della scelta delle banche popolari di piccole e medie dimensioni di consorziarsi, collaborando attivamente con altre banche less significant».