Quello appena trascorso è stato un anno difficile per le aziende del Regno Unito, con tassi di insolvenza che hanno raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni. Lo ha ricordato un articolo pubblicato su SME Small and Medium Business, sottolineando come il panorama economico sia stato caratterizzato da incertezze geopolitiche, elevati costi operativi e una domanda inferiore, tutti fattori che hanno compresso i margini di profitto.
Se a ciò si aggiungono gli alti tassi di interesse e una crisi del costo della vita, non c’è da stupirsi – osserva l’articolo – «che le aziende stiano soffrendo».
Alcuni settori sono, ovviamente, più colpiti di altri: l’ospitalità, l’edilizia e la vendita al dettaglio sono stati particolarmente colpiti quest’anno, con notevoli aumenti delle insolvenze. Il settore dell’ospitalità ha visto un aumento del 27% delle insolvenze, con oltre 2.400 ristoranti che hanno chiuso i battenti. Nel settore dell’edilizia, aziende come BuildRight e ConstructCo hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà finanziarie, portandole al fallimento.
Anche i rivenditori hanno avuto difficoltà, con nomi noti come Superdry, Ted Baker e The Body Shop che sono entrati in amministrazione controllata a causa del calo delle vendite e dell’aumento dei costi. Anche i grandi nomi della High Street, come Boots e B&Q, hanno sofferto, con Boots che ha annunciato la chiusura di diversi negozi in tutto il Paese e B&Q che ha chiuso diverse sedi a causa degli alti tassi commerciali e dei costi operativi. Carpetright ha chiuso oltre 200 negozi in tutto il Regno Unito, con conseguente perdita di oltre 1.000 posti di lavoro.
Nonostante queste difficoltà, c’è un cauto ottimismo per una ripresa nel 2025, poiché le aziende di tutte le dimensioni si stanno adattando all’evoluzione dell’ambiente economico.
Mentre è probabile che le tendenze degli alti tassi di insolvenza e delle sfide economiche continuino nel prossimo anno, ci sono anche segnali di potenziale sollievo. Le misure di sostegno del governo e gli aiuti finanziari sono stati fondamentali per aiutare le aziende a navigare in questi tempi turbolenti. Con l’attenuarsi dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse, la speranza è che i tassi di insolvenza possano iniziare a diminuire.