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Progresso e innovazione: proptech e big data a supporto dell’analisi di grandi portafogli immobiliari

Secondo l’European Innovation Scoreboard, strumento di misura utilizzato dall’Unione europea per stilare la classifica dei paesi europei con maggiori capacità innovative, l’Italia occupa la 20° posizione e viene considerato, dunque, un paese moderatamente innovativo, in linea con l’andamento dell’anno precedente e in notevole crescita, di +15,0 punti percentuali, rispetto al 2017.

Figura 1 Innovation index 2024 individuato nell’European Innovation Scoreboard. Fonte immagine: https://projects.research-and-innovation.ec.europa.eu/en/statistics/performance-indicators/european-innovation-scoreboard/eis-2024#/eis

La spinta innovativa dei vari paesi ha inizio negli anni ’70-’80 del secolo scorso, grazie alla rivoluzione dell’innovazione, della tecnologia e delle telecomunicazioni che ha portato a una notevole espansione di molti settori con la relativa proliferazione di prodotti e servizi. Tale rivoluzione e tutti i cambiamenti economici, sociali e culturali avvenuti in quegli anni, hanno fatto emergere il concetto sociologico di società post-moderna: siamo entrati, in questo modo, in un nuovo paradigma storico caratterizzato dallo sviluppo economico e dal progresso sociale.

L’applicazione della tecnologia nell’industria del Real Estate, tuttavia, ha seguito una crescita più lenta rispetto a quella di altri settori. Il termine PropTech[1] è emerso alla fine degli anni 2000, ma si può affermare che ha guadagnato notorietà a partire dal 2013-2014, con la crescente digitalizzazione del settore e l’ingresso di player nel mercato che hanno introdotto soluzioni tecnologiche per semplificare, automatizzare e migliorare i processi immobiliari.

Uno dei player che proprio in quegli anni ha portato soluzioni innovative nel real estate è stato certamente TerceroB, startup fondata nel 2013 a Madrid con lo scopo di utilizzare la tecnologia al fine di semplificare i processi di valutazione e analisi immobiliare. La startup è stata poi acquisita dal noto portale immobiliare idealista, leader per sviluppo tecnologico, formando la business unit idealista/data.

idealista/data si dedicata alla strutturazione e gestione dei big data[2] del portale (che mette a disposizione dei propri clienti) e, mediante l’utilizzo delle analytics e advanced analytics[3], fornisce insight significativi, ma anche applicativi, che migliorano la comprensione del mercato immobiliare e facilitano le decisioni informate. Tali strumenti e insight sono di valido supporto anche per la valutazione economica delle garanzie immobiliari di un portafoglio e per la conoscenza del contesto di ubicazione delle stesse.

Con la descriptive analytics, utilizzando tecniche statistiche di base, il dipartimento riassume e descrive ciò che è accaduto nel mercato immobiliare per fornire una visione chiara degli eventi che si sono verificati in un determinato periodo. Alcuni dei KPI fondamentali sono: lo stock, il prezzo unitario, i tempi di vendita, il tasso di sforzo, il rendimento, il momento del ciclo immobiliare e l’indice della domanda (insight esclusivo di idealista/data). Tali metriche permetto la comprensione immediata del contesto di ubicazione di ciascun immobile che compone un portafoglio, sono disponibili, inoltre, in diversi formati: api, excel, applicativi o dashboard interattive.

Con la predictive analytics, utilizzando modelli e/o algoritmi statistici avanzati, il dipartimento attua previsioni informate su eventi futuri al fine di identificare probabilità e tendenze. Un KPI fondamentale, ad esempio, è il forecast dei prezzi, metrica strategica a supporto di un potenziale investimento immobiliare.

Con la prescriptive analytics, mediante l’utilizzo di tecniche matematiche e/o di AI[4], invece, idealista/data struttura raccomandazioni concrete individuando le azioni migliori da intraprendere secondo il profilo di rischio dei propri clienti. I portafogli immobiliari vengono, ad esempio, studiati automaticamente per comprendere il valore di ciascun immobile, il loro contesto di ubicazione e suggerire in questo modo la strategia migliore di valorizzazione da intraprendere.

L’utilizzo dei big data, delle analytics e delle advanced analytics permettono, dunque, la strutturazione di analisi e raccomandazioni, in grado di supportare le strategie di cessione, acquisizioni e gestione di grandi portafogli immobiliari.

Per quanto riguarda la comprensione dei portafogli, la tecnologia, in particolare l’RPA[5], è di notevole supporto per la bonifica dei dati catastali. Utilizzando alcune sue tecniche, idealista/data ha automatizzato i processi di ricerca catastale, per immobile (con foglio, particella e subalterno), indirizzo e persona fisica e/o giuridica, in modo da reperire massivamente le informazioni catastali attualizzate (superficie, vani, categoria…). Con tecniche avanzate, inoltre, struttura le informazioni reperite dalle visure in formati univoci e facilmente accessibili. L’applicazione di tale tecnologia, che sostituisce il lavoro ripetitivo del consulente, permette una maggior efficienza dei processi, riducendo il margine di errore e risparmiando tempo e denaro.

Per comprendere, invece, il valore degli immobili che compongono un portafoglio, idealista/data, tramite l’utilizzo dei big data, ha strutturato una serie di modelli automatici di valutazione, soffermandosi prevalentemente sulla metodologia della comparazione fisica con il criterio sintetico comparativo[6] e il criterio edonico[7]. Quest’ultimo modello è stato implementato con l’ausilio di tecniche di machine learning, all’interno del più ampio campo dell’AI. Il modello generato analizza grandi volumi di dati e apprendere in autonomia le relazioni complesse esistenti tre i prezzi pubblicati sul portale e i singoli attributi delle proprietà, in maniera completamente automatica, al fine di stabilire il più probabile valore di mercato degli immobili che compongono un portafoglio.

Nell’ultimo decennio, dunque, le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale stanno trasformando il settore immobiliare, aprendo la strada a nuove opportunità per ottimizzare i processi, migliorare l’efficienza e offrire soluzioni sempre più precise e personalizzate. Tutte queste tecnologie, con tecniche e modelli, devono essere considerate come strumenti addizionali a supporto dei player del settore, al fine di facilitare il processo di analisi del mercato immobiliare, mediante i dati e gli insight a disposizione.

Testo a cura di Giada Marino, Head of Advisory, Valuation & Data provision – idealista/data, idealista S.p.A.


[1] Termine che si riferisce all’uso di tecnologie innovative applicate al settore immobiliare.

[2] Termine che fa riferimento a set di dati estremamente grandi e complessi che richiedono tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore o conoscenza. Le caratteristiche fondamentali dei big data sono: il volume (quantità estremamente grande di dati), la velocità (i dati vengono generati, acquisiti ed elaborati velocemente), la varietà (i dati sono di vario tipo, strutturati, semi-strutturati o non strutturati), la veridicità (i dati devono essere di alta qualità, accurati e affidabili per potenziare insight e decisioni) e il valore (i dati devono far estrarre informazioni utili).

[3] Metodi e tecniche adoperate per estratte valore dai dati.

[4] Il termine intelligenza artificiale (AI) viene utilizzato in questo articolo secondo la sua definizione scientifica, cioè come campo dell’informatica che si occupa di creare sistemi e macchine capaci di eseguire compiti che richiederebbero intelligenza umana, come il ragionamento, l’apprendimento, la percezione, la comprensione del linguaggio naturale e la presa di decisioni.

[5] L’RPA (Robotic Process Automation) è una tecnologia che utilizza software robotici o “bot” per automatizzare attività ripetitive basate su regole. Questi bot sono in grado di interagire con sistemi e applicazioni informatiche in modo rapido, preciso e senza errori.

[6] Criterio valutativo che stima il valore di un immobile mediante la scelta di adeguati comparativi con relative normalizzazioni e aggiustamenti.

[7] Criterio valutativo, determinato attraverso un modello statistico, basato sull’analisi delle caratteristiche specifiche di una proprietà e sull’associazione del suo valore ai vari fattori che ne influenzano il prezzo.

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