Pini Italia si aggiudica in asta la Vismara

Il gruppo ha già salvato, nel 2023, la Ferrarini, cui fa capo anche lo storico marchio di salumi, finito anch’esso in concordato preventivo. Il corrispettivo della vendita è stato di € 9,2 milioni. Salvati 162 posti di lavoro nel lecchese

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Dopo aver salvato dal concordato preventivo Ferrarini nel 2023, di cui oggi detiene l’80%, Pini Italia si è aggiudicata anche la totalità di Vismara, società acquisita da Ferrarini nel 2000 e finita anch’essa in concordato. Attraverso l’asta pubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, il gruppo, con oltre 2 miliardi di euro di giro d’affari e specializzato nella macellazione e lavorazione della carne – precisa Pambianco News – ha rilevato il 100% della Vismara 1898, società nella quale è stato conferito il ramo d’azienda della Vismara avente a oggetto la produzione e la commercializzazione dei prodotti relativi allo stabilimento di Casatenovo (Lecco).

L’operazione, avvenuta a fronte di un corrispettivo di 9,2 milioni di euro, permette la salvaguardia di tutti i 162 dipendenti e rappresenta l’inizio di un piano di rilancio che coinvolgerà l’azienda, la quale era arrivata a generare fino a 62 milioni di euro di fatturato. Il piano prevede investimenti mirati «a una crescita strutturale dell’azienda – si legge in una nota – che interesserà la parte di produzione e di vendita». Inoltre, «un focus sempre più importante verrà rivolto al mercato internazionale, in particolare quello statunitense, grazie all’inserimento dell’azienda in un sistema di filiera capillare guidato dal Gruppo Pini». In concomitanza, la Cassazione ha respinto il ricorso di Gsi-Bonterre, tra i pretendenti di Ferrarini nell’ambito del concordato preventivo, confermando l’acquisizione dell’80% di quest’ultima da parte di Pini Italia nel 2023.

Il restante 20%, ancora detenuto dalla famiglia Ferrarini, passerà ad Amco, società pubblica specializzata nella gestione dei crediti deteriorati delle banche venete, a seguito dell’omologa definitiva. Ferrarini ha realizzato, nel 2023, ricavi per 150 milioni di euro, in crescita rispetto ai 135 milioni dell’anno precedente.