Spagna: nel 2025 tasso di insolvenza al livello più basso dal 2008

Risultato positivo grazie alla resilienza del sistema bancario e della crescita economica

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In Spagna, il 2024 si è concluso con il tasso di insolvenza bancaria al livello più basso dal 2008. Lo rileva un articolo di Noticias Financieras che cita le ultime rilevazioni della Banca di Spagna. È la prova che, contrariamente alle previsioni iniziali, banche e consumatori sono riusciti a resistere al ciclo di rialzi dei tassi di interesse iniziato a luglio 2022 senza subire troppi default, uno degli aspetti più delicati per il sistema finanziario. Le banche stesse attribuiscono questa tendenza alla buona dinamica dell’occupazione e dell’economia, oltre che alla loro disciplina nel tenere sotto controllo i bilanci.

Nel dettaglio, l’anno scorso si è chiuso con un tasso di insolvenza bancaria del 3,32%, in calo rispetto al 3,52% del 2023, secondo i dati pubblicati dalla Banca di Spagna. Questa percentuale riguarda i prestiti in sofferenza, ovvero quelli il cui pagamento è in ritardo di almeno tre mesi. Nel luglio 2022, quando i tassi hanno iniziato a salire, il consenso tra gli analisti e la stessa Banca di Spagna era che ci sarebbe stata una ripresa dei ritardi nei pagamenti. Ciò non è accaduto.

Se nel 2021, ultimo anno con tassi bassissimi, la morosità era pari al 4,29%, il 2022 si è comunque chiuso con un tasso basso pari al 3,5%. È aumentato leggermente e ha raggiunto il 3,62% a maggio dell’anno scorso, per poi iniziare a scendere, favorito dal calo dei tassi di interesse. Queste percentuali sono ben lontane dai livelli peggiori della crisi finanziaria, in cui era stato raggiunto un tasso di insolvenze pari al 13,6%.

L’attuale ammontare dei crediti in sofferenza è di 39,358 miliardi di euro, rispetto agli oltre 42 miliardi di inizio 2024. Si tratta anche della cifra migliore da maggio 2008 e contrasta con i quasi 200 miliardi raggiunti durante la crisi finanziaria. Il portafoglio prestiti delle banche spagnole ammonta attualmente a 1.180 miliardi di euro.

Gli NPL tra le grandi banche in Spagna vanno dal 2,7% di CaixaBank al 3,7% di BBVA. L’ultimo rapporto della Banca di Spagna sulla situazione finanziaria delle famiglie indica che le loro condizioni «sono migliorate nel secondo semestre del 2024, riflettendo un minor grado di restrizione della politica monetaria della BCE».

Il basso tasso di insolvenza è anche il risultato delle vendite di portafogli di crediti problematici, con cui le banche stanno eliminando dai loro bilanci i prestiti ad alto rischio. La società di consulenza Axis Corporate stima che le banche abbiano venduto portafogli di prestiti di bassa qualità per un valore di 8,2 miliardi di euro.