Nuova Commissione sulle banche avvia i suoi lavori al Senato

Ampia indagine su crisi bancarie, credito alle imprese e intelligenza artificiale

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Senato-facciata-Palazzo-Madama

Prende avvio stamani al Senato una nuova commissione d’inchiesta monocamerale sulle banche. Composta da 14 senatori, la Commissione avrà ampi poteri per analizzare il funzionamento del sistema bancario, le crisi degli istituti, il credito alle imprese e fenomeni come la desertificazione bancaria. Saranno monitorati anche l’uso dell’intelligenza artificiale, i crediti deteriorati e l’efficacia delle normative su riciclaggio e terrorismo. I poteri saranno analoghi «a quelli dell’autorità giudiziaria», informa una nota del Senato. Il nuovo organismo presenterà un rapporto annuale e proporrà eventuali riforme legislative per rafforzare la stabilità, la tutela del risparmio e la competitività del sistema economico.

I componenti della Commissione, che indagherà con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori, sono Giorgio Maria Bergesio (Lega), Gabriella Di Girolamo (M5S), Silvio Franceschelli e Cristina Tajani (Pd), Lavinia Mennuni, Fausto Orsomarso, Matteo Gelmetti e Filippo Melchiorre (FdI), Tino Magni (Avs), Dafne Musolino (Iv), Giorgio Salvitti (Nm), Pierantonio Zanettin (Fi), Elena Testor (Lega) e Pietro Patton (gruppo per le Autonomie).

La nuova commissione rappresenta una sorta di prosecuzione ideale dell’analoga commissione d’inchiesta che si svolse nel corso della precedente legislatura. Quella commissione fornì lo spunto per roboanti riunioni sulle presunte responsabilità delle crisi bancarie dell’Italia centro-settentrionale del passato decennio (tra cui quella di Banca Etruria e della Cassa Vicentina), ma concluse i suoi lavori nel nulla.

Nonostante la negativa esperienza del passato, il 17 dicembre scorso l’Assemblea di Palazzo Madama ha deciso di ripetere l’esperienza, con 84 voti favorevoli e 51 astensioni, raccogliendo le proposte di parlamentari di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle. I senatori del Pd, in quell’occasione, si sono astenuti, esprimendo riserve sull’uso frequente delle commissioni d’inchiesta, che – sottolineò in particolare il senatore Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione d’inchiesta della scorsa legislatura – dovrebbero essere istituite solo in casi eccezionali.