Il senatore Pierantonio Zanettin è stato nominato presidente della commissione d’inchiesta sulle banche, che si è insediata ieri al Senato.
«Questa è la terza commissione d’inchiesta sulle banche» – ha spiegato Zanettin a Radiocor – «quello che mi sento di dire subito è che, mentre le prime due guardavano un po’ al passato, ai crack bancari, questa vuole guardare al futuro, a cosa capiterà in questo settore che è in evoluzione».
Per quanto riguarda il risiko bancario in corso – ha aggiunto il senatore – «lo osserveremo, ma siamo liberali e liberisti, crediamo nel libero mercato e quindi non credo che la politica debba svolgere un ruolo attivo su questo, bensì su tutta una serie di aspetti in grande evoluzione, come le criptovalute e il fintech».
L’organismo parlamentare appena costituito si propone in particolare «di studiare le evoluzioni del sistema, che potrebbero anche metterlo in crisi, in un’ottica di tutela dei risparmiatori, che è la principale funzione di questa commissione. Purtroppo, ci rendiamo conto che, in questo grande spostamento dalla moneta reale a quella virtuale, gli spazi per le truffe sono molto più ampi. Quello della tutela del risparmio è un dovere che ci affidano il Parlamento e la Costituzione, soprattutto nei confronti dei risparmiatori più fragili. Dobbiamo lavorare sullo sviluppo della cultura e dell’educazione finanziaria».
Nei due anni che restano per il completamento della legislatura, la commissione avrà anche il compito di «elaborare su qualche tema delle proposte di legge che abbiano un ampio consenso, in maniera trasversale, così da poter essere più efficaci».
