Bankitalia: introdurre diritto a un “conto di pagamento”

Un'opportunità per imprenditori in difficoltà esclusi dal sistema finanziario

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Dettaglio della filiale milanese della Banca d'Italia

La Banca d’Italia suggerisce al legislatore la possibilità di introdurre il diritto a ottenere un «conto di pagamento» da parte degli imprenditori esclusi da finanziamenti perché in difficoltà. Lo ha proposto Ida Mercati, Vice Capo Dipartimento Vigilanza, in audizione davanti alla Commissione Finanze della Camera.

«In base agli esposti degli ultimi anni» – ha osservato – «tra chi si è visto negare l’apertura di un conto bancario ci sono imprenditori che hanno avuto difficoltà nel rimborsare finanziamenti o nei cui confronti è stato levato un protesto. In altri casi, si tratta di società o imprenditori sottoposti a procedure concorsuali, per i quali il mancato accesso a un conto corrente può determinare difficoltà nella chiusura delle procedure stesse, o soggetti dichiarati vittime di usura, per i quali il mancato accesso al conto potrebbe precludere la possibilità di tornare a operare nel circuito legale dell’economia».

In Francia c’è un «diritto al conto» generalizzato, osserva Mercati, in Belgio un istituto simile e «anche in altre giurisdizioni è in corso un dibattito sull’opportunità di proporre una disciplina europea che estenda l’apertura del conto di base anche alla clientela business».

In questo contesto, anche in Italia «tale diritto potrebbe applicarsi a categorie di professionisti o imprese maggiormente esposte al rischio di esclusione finanziaria e potrebbe prevedere l’accesso a una gamma di servizi limitata, escludendo, ad esempio, quelli che implicano un finanziamento, come carte di credito e fidi».

In ogni caso, sottolinea la responsabile di via Nazionale, «al pari di quanto accade per i consumatori, l’apertura e l’utilizzo di questo conto dovrebbe far salvo il diritto di recesso da parte degli operatori in presenza di determinati presupposti, così da tener conto non solo degli obiettivi di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, ma anche delle altre esigenze di ordine pubblico e di natura costituzionale già richiamate».