Sono aumentati nel 2024 gli italiani che ricorrono al credito

Secondo un report di CRIF, erano il 59,1% della popolazione maggiorenne (+12,8%); il debito residuo è però in calo del 9,8% (a 32mila euro)

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Secondo un report di CRIF, erano il 59,1% della popolazione maggiorenne (+12,8%); il debito residuo è però in calo del 9,8% (a 32mila euro). La maggioranza degli italiani ricorre al credito per sostenere le sue spese e il proprio tenore di vita. Nel 2024 rappresentava il 59,1% della popolazione maggiorenne, con un incremento del 12,8% rispetto all’anno precedente. Il Bel Paese sta diventando come gli Stati Uniti, dove i consumatori sono perennemente in bolletta? Non proprio, perché, allo stesso tempo, l’importo residuo del debito – inteso come somma degli importi pro capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere – risulta in calo in Italia. Nel 2024 era pari a 31.653 euro, il 9,8% in meno rispetto all’anno precedente.

Sono queste le principali conclusioni della Mappa del Credito, realizzata ogni semestre da «Mister Credit», l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educativi per i consumatori.

L’incidenza dei mutui rappresenta il 23,5% del totale dei finanziamenti attivi, mentre la quota di prestiti personali arriva al 28,9%. Lo scorso anno la rata rimborsata dagli italiani a livello pro capite ogni mese è stata pari, in media, a 277 euro (-0,2% rispetto all’anno precedente). Vi sono comunque significativi scostamenti da regione a regione.

È il Trentino-Alto Adige a guidare la classifica della rata media più elevata, con 402 euro. Segue la Lombardia con 319 euro e il Veneto con 306 euro. Guardando alle città, primeggia Bolzano (439 euro), seguita da Sondrio (376 euro), Trento (364 euro) e Milano (360 euro), la cui provincia detiene tuttavia il debito residuo più elevato, pari in media a quasi 55.000 euro. Al secondo posto viene Bolzano (53.000 euro), seguita da Bologna con 47.000 euro.