ABI: scesi a gennaio i crediti deteriorati delle banche italiane

Diminuzione dei crediti deteriorati e rialzo dei tassi di interesse

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Word NPL - Non Perfoming Loan

A gennaio 2025, i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti, calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 30,5 miliardi di euro, da 32,1 miliardi di settembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023). Lo segnala il report mensile dell’ABI, che ricorda come, rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, i crediti deteriorati netti siano in calo di circa 166 miliardi.

Nello stesso periodo, i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,47% dei crediti totali. A settembre 2024, tale rapporto era pari all’1,54% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015).

Guardando più in generale ai trend che stanno caratterizzando il mercato creditizio, si assiste a un rialzo dei tassi di mercato a medio e lungo termine, su cui «pesano fattori come l’incertezza a livello geopolitico». Lo ha sottolineato il vice direttore generale vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero, presentando il report mensile.

L’impatto di questa incertezza si è trasferito sui tassi di interesse dei mutui prima casa, che a febbraio hanno segnato un lieve incremento rispetto al mese precedente, passando dal 3,11% di dicembre e dal 3,12% di gennaio al 3,17%.

Da ottobre 2023, i tassi di mercato erano progressivamente diminuiti a seguito dei tagli della BCE, una tendenza proseguita anche nei primi mesi del 2025. Nei primi giorni di marzo si è osservato però un assestamento: i tassi a breve termine si sono stabilizzati o leggermente ridotti, mentre quelli a lungo termine hanno registrato un rialzo.

Nel dettaglio, nei primi 13 giorni di marzo, evidenzia il rapporto, il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,52%, lo stesso valore di febbraio. Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,64%, in aumento di 25 punti base rispetto a febbraio (2,39%).

Andamento diverso, invece, per i prestiti alle imprese, che a febbraio hanno avuto un tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento del 3,98%, in calo dal 4,15% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,27% dal 4,32% del mese precedente.