Oltre 17.300 decisioni, in larga parte a favore dei clienti, con 17 milioni di euro restituiti ai risparmiatori. L’ Arbitro bancario finanziario ha illustrato oggi la propria relazione annuale sui risultati del 2022. La relazione è stata presentata oggi al Salone Margherita, a Roma, con la partecipazione del vice direttore generale della Banca d’Italia, Paolo Angelini.
I dati di un anno di attività
Il report evidenzia un calo dei ricorsi in materia di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e buoni fruttiferi postali. Nel corso dello scorso anno l’Arbitro ha deciso oltre 4800 ricorsi sull’uso fraudolento di servizi e strumenti di pagamento: tra tutte le frodi denunciate, il 42% sono stati casi di spoofing (la falsificazione di un’identità che può riguardare una persona, un’applicazione o un dispositivo), phishing (truffa che utilizza la posta elettronica per appropriarsi di dati personali a fini illeciti), smishing (analoga frode che si serve in questo caso di sms e vari sistemi di messaggistica compresi i social media) o vishing (analoga truffa, attuata però tramite telefonata).
La procedura per la risoluzione della controversia davanti all’Arbitro diventa sempre più snella e rapida: in media nel 2022 è stata di 120 giorni, al netto delle sospensioni. Un buon risultato se si considerano i 180 giorni previsti dalle norme in materia.
Prosegue, è stato evidenziato, la collaborazione con l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) per la costituzione dell’Arbitro Assicurativo e con la Consob per il confronto con l’Arbitro per le Controversie Finanziarie.
Inoltre, è proseguito l’impegno della Banca d’Italia nell’analisi delle segnalazioni dei cittadini. Risultato: il 41% delle lamentele si è concluso con un esito (in tutto o in parte) favorevole al cliente. Infine è ormai consolidato l’utilizzo di Esptech, procedura informatica che utilizza tecniche di intelligenza artificiale, che ha contribuito a migliorare l’impiego del patrimonio informativo contenuto negli esposti.
Cos’è l’Arbitro bancario finanziario
Si tratta di un sistema, alternativo alla giustizia civile, per la risoluzione delle controversie tra clienti e banche e gli altri intermediari. Dal 2009 ne ha risolte circa 72.000. Si tratta di un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia. Offre una tutela più semplice, rapida ed economica rispetto alla ‘macchina’ della giustizia tradizionale. Si può presentare il ricorso pagando 20 euro e presentandolo direttamente sul sito dell’Arbitro, senza essere assistiti da un avvocato. Rientra tra le Adr (Alternative dispute resolution), sistemi rapidi e poco costosi a disposizione dei clienti delle banche per ottenere un risarcimento senza mille formalità.