Banca d’Italia chiude esercizio 2024 con perdita lorda per 7,3 miliardi

Il risultato netto torna positivo per 800 milioni grazie al fondo rischi e al recupero fiscale. Negli ultimi cinque anni, 17,7 miliardi di euro versati allo Stato tra dividendi e imposte

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Il governatore di Bankitalia Fabio Panetta

La Banca d’Italia ha chiuso il bilancio 2024 con una perdita lorda di 7,3 miliardi di euro, in peggioramento di 200 milioni rispetto al 2023, a causa delle minusvalenze dovute agli alti tassi d’interesse. È quanto emerge dal bilancio annuale di Via Nazionale, pubblicato, come da tradizione, due mesi prima dell’assemblea di fine maggio.

Nonostante ciò, il risultato netto torna positivo per 800 milioni di euro, grazie all’utilizzo del fondo rischi generali (per 5,8 miliardi) e al contributo positivo di 2,4 miliardi derivante dal recupero fiscale della perdita lorda.

La Banca d’Italia è riuscita così a confermare un dividendo di 200 milioni, a cui si aggiungono altri 140 milioni da una riserva ad hoc, riconoscendo allo Stato 644 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, le banche azioniste hanno ricevuto 1,6 miliardi di euro in dividendi, mentre lo Stato ha incassato 14,4 miliardi in cedole e 3,3 miliardi in imposte, per un totale di 17,7 miliardi di euro.

Gli effetti dei tassi e le prospettive future

«Nel 2024, sebbene i tassi ufficiali siano gradualmente diminuiti» – ha osservato il governatore Fabio Panetta«il loro livello medio è rimasto superiore a quello dell’anno precedente. Di conseguenza, il conto economico ha continuato a risentire sia del valore negativo del margine di interesse, pari a 4,2 miliardi di euro, sia del risultato netto della ridistribuzione del reddito monetario, che ha registrato -1,9 miliardi». Panetta ha aggiunto che «alla luce delle attuali previsioni di mercato sull’evoluzione dei tassi di interesse, si conferma l’aspettativa di un ritorno a un utile lordo dal 2025».

Il bilancio e la riduzione degli attivi

Le modifiche alla politica monetaria della BCE hanno avuto un impatto diretto sul bilancio della Banca d’Italia, riducendone le dimensioni per il terzo anno consecutivo. «La dimensione del bilancio della Banca d’Italia» – ha sottolineato Panetta – «si è ridotta di 149 miliardi di euro. Dal 2021, la contrazione complessiva è stata del 28%, passando da 1.538 a 1.104 miliardi».

Il calo dell’attivo è dovuto principalmente a:

  • Diminuzione delle operazioni di rifinanziamento, scese da 150 miliardi a 23 miliardi
  • Riduzione dei titoli detenuti a fini di politica monetaria, passati da 657 miliardi a 591 miliardi
  • 544 miliardi di questi titoli sono costituiti da titoli di Stato italiani

Sul fronte del passivo, «si è registrata una riduzione sia nei depositi delle istituzioni creditizie – diminuiti di 66 miliardi – sia nel saldo debitorio della Banca d’Italia nel sistema Target, sceso da 521 a 416 miliardi». Panetta ha evidenziato che la contrazione del saldo Target è dovuta in gran parte all’aumento degli investimenti esteri in titoli italiani, in particolare titoli pubblici.