È cresciuto l’utile lordo consolidato di Banca Finint nel primo semestre del 2024 (+18%, a 31,1 milioni) trainato dal wealth management e dall’investment banking. La società veneta fondata dal banchiere Enrico Marchi e attiva nel corporate&investment banking, finanza strutturata, asset management e private banking ha visto salire il margine di intermediazione a 70 milioni (+23%). In questo aggregato i ricavi da commissioni (trainati dalle cartolarizzazioni) hanno raggiunto quota 51,6 milioni (+22%), pari al 74% del margine di intermediazione. Le masse gestite hanno toccato 14,8 miliardi di attivi, 5,2 dei quali nell’asset management, 3,8 miliardi nel private banking, 3 miliardi nei servizi di consulenza alla clientela istituzionale e 2,8 nei crediti deteriorati.
Per Marchi, che a settembre presenterà il nuovo piano industriale, «i risultati del primo semestre dimostrano la solidità di un gruppo in continua crescita, grazie alle sinergie di una sempre più profonda integrazione tra le diverse entità che lo compongono ed alla continua specializzazione dei servizi».