L’utile netto del 2023 di Banca Ifis è cresciuto a 160 milioni di euro (+13,5%), ma sono aumentati rispetto al 2022 anche gli NPL. I crediti deteriorati raggiungono quota 294,5 milioni, in aumento di 10,2 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Lo fa sapere – in una nota contenente i risultati 2023 – lo stesso istituto di credito veneziano, il quale specifica tuttavia che l’aumento nel settore NPL è dovuto ai maggiori interessi attivi (connessi all’aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e all’ingresso nel gruppo lo scorso 31 ottobre della società Revalea, acquistata per 100 milioni di euro.
Revalea è una società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. La sua acquisizione da parte di Ifis si inserisce nella partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati siglata a maggio 2023 con il gruppo Mediobanca.
Un accordo mirato a consolidare il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato NPL nel segmento small tickets unsecured e consentire a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell’attività di gestione e recupero, potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell’operazione è entrato, infatti, in vigore l’accordo pluriennale di servicing in base al quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell’attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team Banca Ifis.
Utile NPL e recuperi di cassa
L’utile al 31 dicembre 2023 del settore Npl – si legge inoltre nel report della banca controllata dalla famiglia Furstenberg – è pari a 68,1 milioni di euro, in aumento di 19,6 milioni di euro rispetto al dato dell’esercizio precedente.
Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 397 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto al 2022. L’attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell’inflazione e dei tassi di interesse.
“Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro – sottolinea Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis – che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell’andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale”.
L’impegno di Banca Ifis nella realizzazione dell’agenda sociale
L’istituto di credito continua a impegnarsi nel portare avanti il prorio modello di recupero etico e sostenibile degli Npl. Obiettivo: agevolare la reinclusione finanziaria di persone e famiglie, soprattutto le categorie più fragili. A questo scopo la banca ha avviato un lavoro di benchmark a livello internazionale per identificare un sistema di strumenti, metodologie e buone pratiche per un recupero crediti sostenibile.