Banca Ifis, utili record: nuovo piano nel 2025

L’istituto guidato da Frederik Geertman ha concluso il primo semestre del 2024 segnando un utile netto consolidato di 94 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 91 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta, appunto, della migliore performance di sempre

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Banca Ifis archivia i suoi migliori primi sei mesi di sempre. L’istituto guidato da Frederik Geertman ha concluso il primo semestre del 2024 segnando un utile netto consolidato di 94 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 91 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta, appunto, della migliore performance di sempre. In crescita – ha riferito un comunicato della banca – è anche il margine di intermediazione a 374,5 milioni di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al primo semestre 2023. E che ha beneficiato soprattutto del positivo contributo del Settore Npl (+17,4%, pari a circa 23,8 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023), nonché dell’incremento dei risultati derivanti dall’attività in strumenti finanziari della business unit Proprietary Finance (+61%, pari a circa 12,5 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023).

il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,4% e al 3,0%. I valori – segnala la banca – si attesterebbero rispettivamente al 4,4% e al 2,1%,escludendo le riclassificazioni derivanti dall’applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura media dei crediti deteriorati è stata continuamente rafforzata dal 35% del 2022 al 45% del primo semestre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo con il CET1 Ratio consolidato, in particolare, pari a 15,32% (14,87% al 31 dicembre 2023) .

Nonostante i risultati positivi la banca per il momento ha confermato la stima di utili per l’intero 2024 a €160 milioni. «Per rivedere le aspettative vogliamo avere alle spalle il terzo trimestre per avere una situazione più chiara davanti», ha spiegato l’amministratore delegato Frederik Geertman al Sole 24Ore. Di certo «la politica dei dividendi non cambia: la confermiamo e pagheremo l’acconto a novembre», ha spiegato il banchiere.

Intanto l’istituto ha iniziato a lavorare sul nuovo piano industriale: i cantieri partiranno in autunno, con la presentazione prevista entro la prima metà del 2025. «Ci aspettiamo una crescita della banca lato commerciale, per cui riteniamo ci sia lo spazio per ritagliarsi un ruolo ancora più distintivo», ha aggiunto Geertman. Il business dei deteriorati, che pur rimane un «importante contributore» ai ricavi del gruppo ha visto una «grande accelerazione negli ultimi anni», trend che però «è alle spalle visto che le banche si sono disfatte di grandi stock di crediti». Banca Ifis rimane «posizionata sugli small ticket unsecured», suo tradizionale punto di forza ma nel medio lungo «la banca potrà far leva anche sulle altre altre divisioni e non solo quella degli Npl». Porta sempre aperta, ma con cautela, anche a possibili acquisizioni, che devono essere «ragionevoli» e offrire «utili e sinergie significative».