Sono in buono stato di salute le banche d’Europa, secondo Morningstar DBRS, la quale ha pubblicato un commento sul Non-Performing Ratio (NPL) nell’anno fiscale 2023, degli istituti di credito, tenendo conto di 44 banche tra Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Norvegia, Portogallo, Grecia, Danimarca, Finlandia , Belgio, Irlanda e Regno Unito. Per l’Italia sono state analizzate Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Bene la Grecia, in difficoltà la Germania
L’NPL ratio medio nel campione di banche europee di Morningstar DBRS era del 2,9% alla fine del 2023, leggermente migliorato rispetto al 3,1% alla fine del 2022. Tuttavia, le differenze osservate nel terzo trimestre in alcuni Paesi si sono ampliate ulteriormente nel quarto trimestre. Nel report si riferisce come il Non-Performing Loans (NPL) ratio delle banche europee prese in considerazione, è rimasto resiliente nel 2023, mostrando “pochissimi segnali di deterioramento significativo” nonostante gli aumenti dei tassi di interesse. Tuttavia appaiono “ampie differenze di performance” in alcuni Paesi.
La Germania mostra un iniziale deterioramento associato agli immobili aziendali. Le banche tedesche hanno mostrato il maggiore deterioramento dell’NPL ratio, con un aumento di 106 punti base nell’NPL ratio medio all’2,8% a fine anno 2023, dall’1,7% a fine anno 2022. Invece in Grecia le banche hanno mostrato la migliore performance del 2023 nella percentuale di NPL. Se si guarda ad altri Paesi che tradizionalmente hanno avuto NPL elevati (Spagna, Portogallo, Italia) invece, lo studio fa notare come abbiano continuato a ridurre la loro percentuale di NPL su base annua.
“L’intero impatto dell’aumento dei tassi di interesse non è stato completamente trasferito sulla qualità degli attivi delle banche” evidenzia Maria Rivas, vice vicepresidente senior del team Morningstar DBRS Financial Institutions. “Il contesto resiliente e i livelli di disoccupazione dovrebbero continuare a prevenire un’escalation dei problemi di qualità degli attivi delle banche europee. Continuiamo comunque ad aspettarci un certo deterioramento del rapporto NPL di alcune banche, in particolare associate ad alcuni settori sotto pressione, come quello immobiliare commerciale e il credito privato. Inoltre, ci aspettiamo anche che il ritmo di riduzione raggiunto negli ultimi anni da alcune banche difficilmente sarà mantenuto nell’anno fiscale”.