S&P Global ha rivisto da “stabile” a “positivo” il trend di rischio per il settore bancario italiano: tassi d’interesse favorevoli e un ciclo del credito normalizzato contribuiscono in modo sostanziale a rafforzare le prospettive di redditività delle banche italiane. Il miglioramento del trend di rischio – riferisce Teleborsa – emerge dal monitor sulle istituzioni finanziarie dell’area EMEA del primo trimestre di S&P, secondo cui la performance delle banche in Europa, Medio Oriente e Africa rimarrà sostanzialmente stabile nel 2025 grazie a “fondamentali incoraggianti”.
Le banche dell’area manterranno «un’adeguata redditività, una solida liquidità e una forte capitalizzazione nel corso del 2025», afferma Natalia Yalovskaya, analista del credito di S&P Global Ratings, mentre la redditività «diminuirà solo moderatamente» rispetto ai livelli osservati nella maggior parte dei settori bancari in EMEA negli ultimi due anni. Tale trend sarà sostenuto da una maggiore domanda di prestiti, accompagnata da un costo del rischio stabile.
Tuttavia, poiché i tassi di interesse in calo «mettono più pressione» sugli utili, le banche «saranno costrette a gestire il costo della raccolta, continuare a utilizzare coperture sui tassi e incrementare il controllo sui costi operativi», ha aggiunto Yalovskaya.