Banche: la BCP di Torre del Greco torna in utile

La banca sta vivendo un periodo complicato. Nel maggio scorso Banca d’Italia ha nominato due commissari “in temporaneo affiancamento del CdA” con il compito di coadiuvare gli organi sociali nella "realizzazione delle iniziative funzionali al pieno ripristino di un'operatività improntata ai principi di sana e prudente gestione". Nonostante il miglioramento dei conti l'indicatore NPL ratio lordo si attesta su valori superiori alla media del sistema

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  • I conti del semestre registrano un risultato positivo per 4 milioni rispetto alla perdita di 0,9 milioni nel 2023
  • L’istituto di credito prepara un piano di rafforzamento patrimoniale

La Banca di Credito Popolare (BCP) di Torre del Greco ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto di 4 milioni di euro, rispetto alla perdita di 874 mila euro dello stesso periodo del 2023, chiuso nel complesso con un “rosso” di 16,5 milioni. La banca sta vivendo una stagione problematica. Nel maggio scorso la Banca d’Italia ha nominato due commissari “in temporaneo affiancamento del consiglio di amministrazione” con il compito – aveva riferito a suo tempo un comunicato di Via Nazionale – di coadiuvare gli organi sociali nella “realizzazione delle iniziative funzionali al pieno ripristino di un’operatività improntata ai principi di sana e prudente gestione”. Rispetto a fine 2023 – scrive Teleborsa – la raccolta diretta si mantiene stabile a 2,54 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta cresce del 6,7%, grazie prevalentemente a quella amministrata, portandosi a 881 milioni di euro. I prestiti netti alla clientela si attestano a 1,68 miliardi di euro (segnando un -2,4% rispetto ai 1,72 miliardi di fine 2023). Gli interessi attivi e i proventi assimilati sono pari a 61 milioni di euro, in crescita rispetto ai circa 51 milioni dello stesso periodo del 2023 (+19,6%), trainati principalmente dalla favorevole dinamica dei tassi.

L’indicatore NPL ratio lordo che si attesta al 8,75% rispetto al 9,08% di fine 2023 e l’NPL ratio netto pari al 5,68% rispetto al 5,96% di fine 2023. Si tratta comunque di valori molto superiori a quelli medi del sistema (1,4% al netto delle rettifiche nel 2023, secondo i dati di Banca d’Italia) L’indice di copertura complessivo dei crediti deteriorati fa registrare un aumento di 57 punti base, attestandosi al 37,78% contro il 37,21% di fine 2023. Le rettifiche nette su crediti si attestano a 4,7 milioni, con un costo del rischio di credito annualizzato dello 0,55%, in miglioramento rispetto all’1,86% di dicembre 2023.

Gli indicatori di solidità patrimoniale CET 1 capital ratio, TIER 1 capital ratio e Total Capital Ratio si attestano al 13,73%, senza computare l’utile di periodo, migliorando di 242 punti base rispetto all’11,31% registrato a fine 2023, principalmente per l’attività di derisking sul portafoglio titoli di proprietà. Tali indicatori risultano appena in linea con il requisito minimo vincolante attualmente fissato da Banca d’Italia (13,65%).

Il Consiglio di Amministrazione ha definito e approvato le nuove linee guida del Piano Industriale 2025-2028, finalizzato ad un rafforzamento patrimoniale della banca, che sarà specificamente definito entro la fine del quarto trimestre 2024

I risultati semestrali approvati dal CdA dimostrano l’impegno con cui ci stiamo dedicando al rilancio della Banca“, ha dichiarato il presidente Mauro Ascione. “In collaborazione con i Commissari in temporaneo affiancamento, Francesco Fioretto e Dino Donato Abate, abbiamo chiuso il semestre in utile, consentendo al tempo stesso la risalita dei coefficienti patrimoniali”.