Bankitalia: credito bancario stabile per le imprese, ma più selettivo per le famiglie

Nel secondo trimestre 2025 criteri di offerta invariati per le aziende, mentre si irrigidiscono quelli per mutui e credito al consumo. La domanda resta debole e il sistema bancario migliora la gestione del rischio

0
60
mutuo-coppia-ufficio

Il sistema bancario italiano mantiene invariati i criteri di concessione del credito alle imprese nel secondo trimestre dell’anno. È quanto emerge dall’indagine condotta dalla Banca d’Italia nell’ambito del Bank Lending Survey, che coinvolge i tredici principali gruppi bancari del Paese, riferisce Radiocor.

Nessun segnale di stretta creditizia per le aziende, dunque, anche se la domanda di finanziamenti continua a rimanere debole. Secondo Bankitalia, questo equilibrio deriva da forze contrapposte: da un lato aumentano le richieste legate agli investimenti fissi e ai tassi d’interesse più contenuti, dall’altro si riducono le necessità di finanziamento per scorte e capitale circolante, mentre cresce il ricorso all’autofinanziamento.

Per quanto riguarda il credito alle famiglie, la musica è diversa. Dopo i primi tre mesi caratterizzati da un lieve irrigidimento, il secondo trimestre conferma una tendenza verso criteri più severi, in particolare sul fronte del credito al consumo. Anche i mutui per l’acquisto di abitazioni hanno risentito di un inasprimento, seppur contenuto.

Nel complesso, la qualità del credito non ha influito sulle politiche di offerta: i crediti deteriorati (NPL) non hanno esercitato pressioni sulle scelte delle banche. Tuttavia, per i prossimi mesi, gli istituti si attendono «un leggero impatto restrittivo proprio nel segmento del credito al consumo».

Interessanti anche le dinamiche lato banche: nel primo trimestre dell’anno, gli istituti hanno goduto di condizioni di raccolta più favorevoli, grazie in particolare alla possibilità di trasferire il rischio di credito fuori bilancio e all’uso di titoli di debito a medio-lungo termine. Per i mesi a venire, si prevede una stabilità nelle condizioni di accesso alla raccolta, con ulteriori miglioramenti proprio sulla capacità di gestione del rischio.

Infine, Bankitalia segnala che «le operazioni di politica monetaria dell’Eurosistema hanno generato un lieve beneficio sui portafogli obbligazionari detenuti dalle banche e sui loro coefficienti patrimoniali», anche se «l’impatto complessivo sulla redditività è stato leggermente negativo». Le prospettive per i prossimi sei mesi restano allineate a questo scenario.