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C he differenza fanno due anni. Nel 2021, quando i tassi di interesse eranoprossimi allo zeronegli Stati Uniti e nel Regno Unito e legger- mente negativi nell’Eurozona e inGiappone, l’opinione generale era che sarebbero rimasti bassi a tempo indeterminato. Sorprendentemente, ancora nel gennaio 2022, gli investitori stimavano solo al 12%, al 4% e al 7% la probabilità che i tassi su- perassero il 4%entro cinque anni rispettiva- mente negli Stati Uniti, nell’Eurozona e nel RegnoUnito. Al nettodell’inflazione prevista, i tassi di interesse reali erano negativi e si prevedeva che sarebbero rimasti tali. Infatti, nonostante l’aggressiva stretta mo- netaria della Federal Reserve statunitense e di altre banche centrali, i tassi di interesse di Jeffrey Frankel Tassi zero: la fine di un’era reali sono rimasti significativamente negativi fino alla fine del 2022. Inoltre, i tassi a lungo termine sono aumentati piùmoderatamente rispetto a quelli a breve termine: nell’ottobre 2022, la curva dei rendimenti si era inver- tita, segnalando che i mercati finanziari si aspettavano una riduzione dei tassi a breve da parte delle banche centrali nel prossimo futuro. Questo sentimento derivava dalla diffusa aspettativa che l’economia statuni- tense e quella mondiale sarebbero entrate in recessione. La Fed ha recentemente aumentato il tasso di riferimento al 5,25%. Negli Stati Uniti e in molti altri Paesi, anche i tassi di interesse reali sono passati in territorio positivo. E ora che gli Stati Uniti sembrano aver evitato la recessione, i tassi probabilmente resteranno per un po’ ben al di sopra dello zero. S CENAR I O #politicamonetaria #inflazione #politicafiscale Jeffrey Frankel Professore di Capital Formation e Growth alla Harvard University JEFFREY FRANKEL, PROFESSORE DI CAPITAL FORMATION AND GROWTH ALL’HARVARD UNIVERSITY, È STATO MEMBRO DEL CONSIGLIO DEI CONSULENTI ECONOMICI DEL PRESIDENTE BILL CLINTON. È RICERCATORE ASSOCIATO PRESSO IL NATIONAL BUREAU OF ECONOMIC RESEARCH DEGLI STATI UNITI 8 B E | B AN K E R S