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di verificazione proposta dalla opposta, ha proceduto alla verifica della riconducibilità all’opponente delle sottoscrizioni apposte ai contratti di finanziamenti e ha concluso, con argomentazioni logiche sotto l’aspetto tecnico, per l’apocrifia delle stesse. In senso opposto, del resto, con argomentazioni altrettanto lo- giche sotto l’aspetto tecnico, ha concluso il consulente di parte opposta.” La pratica della dimostrazione applicata alla grafologia si realizza nella chiarificazione di tutte le premesse assunte, e nello scegliere quale unico criterio di validazione la sempli- ce e autentica deduzione logica, controllabile e ripercorribile da ognuno. Ma, letta da un non esperto in materia, potrebbe insomma prestarsi a sostenere logicamente entrambi i risultati di autenticità e falsità. A tale riguardo nulla di nuovo si scrive se si rileggono le parole di Bruno Vettorazzo perito grafologo giudiziario (1987): “scon- certa il giudice, il fatto che dalla molteplicità dei metodi derivino responsi spesso contrari, sostenuti da argomenti proclamati scientifici da entrambe le parti e magari affermati con dialettica ironicamente forbita o dichiarata- mente polemica e persino offensiva. È una reazione e diffidenza spesso giustificata per cui il giudice, a tutt’oggi ancora incapace di operare una giusta sceverazione fra i metodi, finisce penalizzando la perizia in generale”. Laperiziagraficaèpiùanticadellagrafologia nonostante oggi ne rappresenti un’applica- zione. Per lungo tempo eseguita dal calligrafo, oraè, infatti, affidataaconsulenti grafologi che abbiano svolto il percorso di specializzazione in ambito peritale e raggiunto un’esperienza professionalechenegarantiscalacompetenza. Campione di scrittura autografa rilasciato dal presunto sottoscrittore che viene confrontato con la firma apposta al contratto per accertarne l’autenticità. È una procedura prevista nella perizia grafica forense nell’ambito della quale il giudice può appunto disporre l’acquisizione di un campione autografo. L’obiettivo rimane quello di identificare un soggetto e non anche quello di analizzarne la personalità, che pure rappresenta un altro importante filone di ricerca della grafologia. Come dimenticare, ad esempio, gli studi di Cesare Lombroso , per aver intuito la validità della grafologia come scienza e aver chiari- to la necessità del reperimento di opportuna documentazione al fine di validare il legame tra scrittura e personalità. Lombroso raccolse in archivi di penitenziari, di tribunali e colle- zioni private un totale di 520 scritti autografi di altrettanti criminali. Del resto nello stesso periodo in Inghilterra anche uno scrittore del calibro di Robert Louis Stevenson confermò in letteratura le ipotesi di Lombroso. Nel suo romanzopiù famoso, “The Strange Case of Dr. Jeckill andMr. Hyde”, fecedire adunodei suoi personaggi, lo studioso di scritturaMr. Guest, che dal raffronto tra un biglietto manoscritto da Mr. Hyde e uno della mano di Dr. Jeckill emergeva come la scrittura fosse lamedesima, e che differiva solo nell’inclinazione. Occorre infine ricordare, rispetto al nostro tempo, come la calligrafia fosse ancora pre- sente nell’apprendimento della scrittura. In Italia, nel 1923 la riforma Gentile ne ridusse l’insegnamento da quattro ore settimanali a una soltanto e nel 1970 nelle scuole italiane venne definitivamente abbandonata come materia di studio e di insegnamento. A quel tempo i banchi di scuola avevano ancora le scanalature per i pennini ed i fori dove si- stemare i contenitori per l’inchiostro. Di lì a poco, con i primi computer, sarebbe arrivata un’altra, decisiva, spallata. L A P A R O L A C H I A V E Il saggio grafico Il soggetto redige una serie di firme seguendo le indicazioni del ctu. Ad esempio è opportuno che il perito utilizzi modelli e facsimile del documento contestato ai fini di replicare il più possibile l’evento passato. Così da avere un confronto obiettivo e non contestabile. B E | B AN K E R S 103

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