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rando lo spessore di quella porta e rimanendo di stucco nel vedere tutte quelle mazzette di banconote. È così che fui assorbito dal fascino delle casse- forti, anzi, delle casseforti Conforti…quando ancora non sapevo che molti anni più tardi, per puro caso, avrei incontrato sul mio cam- mino quell’Azienda che porta il nome di una famiglia veronese e…avrei finito per entrare a farne parte. La storia dell’azienda inizia nel 1912 quando Silvio Conforti, operatore delle Ferrovie con una passione per la lavorazione artigianale dei metalli, partecipò a un concorso indetto da un mecenate. Lo vinse presentando una cassaforte realizzata e decorata a mano. Tutto a mano… niente taglio laser, plasma o acqua, nulla. E con il primo premio di 450 Lire si armò di buona volontà e partì per Torino, dove andò a formarsi nella fabbri- ca di casseforti Pistono. Dopodiché tornò a Verona e aprì il suo primo laboratorio in centro storico. Un aneddoto racconta dell’ingegno di Silvio e anche dell’arte di arrangiarsi. Il laboratorio era stretto tra alti edifici e la luce non arri- vava laggiù, era piuttosto buio. Allora Silvio cosa fece? Chiese (e ottenne) al dirimpettaio d’installare sulla parte alta della di lui casa uno…specchio, orientato per inviare la luce del sole al laboratorio! Nei decenni il laboratorio si sviluppò diven- tando una vera e propria fabbrica, in cui fu coinvolto anche il fratello di Silvio, Celso. La Conforti serviva gioiellieri, banche e istitu- zioni, ma era anche capace di adattarsi alle circostanze. Durante la II Guerra Mondiale, sotto il con- trollo militare tedesco, l’azienda fu costret- ta a dirottare l’attività sulla produzione di maschere per cabine degli aerei da caccia Messerschmitt, tra l’altro accumulando un credito notevole, mai recuperato. Finita la Guerra, con la rinascita del paese, la società si caratterizzò con una brillante intuizione: iniziò a produrre forni per il pane! Forni di altissima qualità, tanto che oltre 50 anni dopo se ne trovano ancora di perfetta- mente funzionanti. Negli anni ’50 e ’60 i figli di Silvio presero le redini dell’Azienda: Franco, orientato alla produzione e controllo di gestione; Leopoldo, alla R&D e sviluppo commerciale. Non solo la fecero crescere e divenire l’in- dustria leader che è tutt’oggi ma intraprese- ro anche, precursori, la strada dell’elettro- nica applicata sia agli impianti di sicurezza (Allarme e TVCC) che al controllo delle casseforti, sviluppando soluzioni proprie- tarie di grande successo. Quell’integrazione tra sicurezza fisica e sicurezza elettronica portò a coniare un nuovo termine divenuto poi di moda nel settore: “Sicurezza Fisi- tronica®”. Porta corazzata da catalogo del 1935. 102 B E | B AN K E R S
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