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di recepimento e secondaria di attuazione, si apre una nuova fase per il mercato degli NPL. Una fase in cui un processo di ampia liberalizzazione dell’attività di acquisto di crediti in sofferenza viene controbilanciato dalla centralità del ruolo dei gestori di cre- diti in sofferenza all’interno del sistema. Potrebbe apparire paradossale come questa nuova architettura, pensata per un mondo con ingenti masse di sofferenze da smaltire, trovi applicazione proprio in uno scenario economico caratterizzato da un significativo ridimensionamento delmercato di riferimen- to. Di questo, peraltro, si dirà più avanti. Ciascuna di queste tendenze presenta precisi fondamenti e giustificazioni. La contrazione del mercato degli NPL è l’ef- fetto di un ampio processo utilmente avviato dagli operatori di settore e dai vari governi che si sono succeduti in questi anni, per risa- nare il sistema bancario italiano attraverso la riduzione dellemasse di sofferenze a bilancio delle banche. Con la Secondary Market Directive e la normativa domestica primaria di recepimento e secondaria di attuazione, si apre una nuova fase per il mercato degli NPL. La critica, se non addirittura la rabbia, espres- sa, quasi inconsciamente, in alcuni provve- dimenti giudiziari e proposte legislative è, invece, indice del fatto – di cui, per onestà intellettuale, l’intero settore dovrebbe pren- dere atto – che gli strumenti di tutela sociale dispiegati lungo il percorso del risanamento bancario sono risultati, alla prova dei fatti, largamente inadeguati rispetto alle proble- matiche di molti debitori (si pensi al fondo per la rinegoziazione dei mutui prima casa e alle cc.dd . cartolarizzazioni sociali). Da ultimo, la riforma del settore dell’acqui- sto e della gestione dei crediti in sofferenza risponde, nei suoi intendimenti, a una esi- genza di maggiore competitività e liquidità del mercato che possa in futuro evitare – o quanto meno ridurre – la necessità di ul- teriori interventi pubblici a copertura del bid-ask gap. Non vi è, peraltro, chi non veda il rischio che questi processi, se lasciati operare in modo scoordinato, possano facilmente porsi in contrasto tra loro, annullando – nella mi- gliore delle ipotesi – i vantaggi che ciascuno di essi si propone di perseguire o, alla peg- gio, in caso di prevalenza di uno sugli altri, impedendo il giusto contemperamento delle esigenze sottostanti a quelli che risultassero recessivi. Nel comune interesse al raggiungimento di un risultato di sistema si impone un pensiero creativo che amalgami e ibridi queste varie tendenze. L’attuale fase di contrazione del mercato ben può supportare il processo di riorganizzazione dei servicer avviato dalla SMD, così che il mercato nel suo complesso possa essere meglio monitorato e, all’occor- renza, diretto nel momento in cui, in occa- sione del prossimo ciclo economico, dovesse riacquistare dimensioni più rilevanti. 16 B E | B AN K E R S
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