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Abbiamo cominciato a parlare di bar- coni ed ora siamo arrivati alla politica industriale. Che altre sorprese riserva il fil rouge sulla demografia? Dicevamo che all’appello rischiano di man- care 5milioni di persone in età di lavoro. Già, ma noi siamo anche il Paese dove il tasso di occupazione femminile è uno dei più bassi in Europa. Allora dobbiamo fare tutto ciò che è necessario per permettere alle donne di lavorare se vogliamo recuperare un’altra tessera del nostro puzzle. Siamo anche uno dei paesi con la percentuale più bassa di per- sone impiegate dopo i 60 anni. E non è finita, credo. No. Abbiamo un’enormità di persone che non lavorano perché non hanno né le quali- fiche né le capacità per soddisfare le richieste del mondo del lavoro. E ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro non coperti. Evi- dentemente c’è un problema di scuola, di formazione da affrontare. Con il coraggio di cambiare tanto, non solo nei programmi, ma anche nei metodi di in- segnamento. Intanto però i nostri figli vanno all’e- stero cercando migliori occasioni di lavoro. Tutto si tiene. Se non investiamo e non fac- ciamo crescere le nostre imprese, ci saranno meno opportunità per i giovani più preparati che continueranno a emigrare. Ma non se ne vanno solo i giovani con i titoli di studio più elevati. E non parliamo abbastanza del Sud sta letteralmente desertificando. Stiamo correndo gravi rischi, malgrado l’Italia pos- sa approfittare di molti dei trend in atto, ma l’attenzione della politica rimane concentrata sull’elezione dietro l’angolo. UN SEMESTRE IN CRESCITA illimity ha chiuso i conti del primo semestre del 2024 con un utile netto di 23 milioni, in significativo incremento (+43%) rispetto allo stesso periodo dell’anno passato escludendo dal calcolo i proventi straordinari (54 milioni) che nel primo semestre 2023 erano stati contabilizzati con la partnership sulla piattaforma IT. A conferma dello stato di salute della banca milanese concorre anche il miglioramento del risultato di gestione (+22%) spinto dall’incremento dei ricavi (+5%) e dalla riduzione dei costi (-2%). Il cambio di strategia annunciato all’inizio dell’anno, con la decisione di abbandonare il business dell’investimento diretto in crediti distressed ha pesato sul margine d’interesse (-20%) ma è stato compensato dai nuovi affari in arrivo, relativi ai prestiti alle PMI e all’attività di servicing in conto terzi di ARECneprix nonché dall’attività della divisione di Investment Banking che hanno gonfiato i proventi commissionali (+44% sul giugno 2023). A fine semestre la banca di Corrado Passera ha confermato la solida patrimonializzazione (CET1 ratio al 14,6%) ed una qualità del credito sotto controllo con un npe ratio lordo in forte calo allo 0,6%, escludendo le posizioni con garanzie pubbliche. 36 B E | B AN K E R S

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