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A parlare è Magda Bianco, economista di lungo corso della Banca d’Italia che dal 2020 guida il nuovo Dipartimento Tutela della Clientela ed Educazione finanziaria, dedi- cato alla vigilanza sui comportamenti de- gli intermediari, alla tutela individuale dei clienti, all’educazione finanziaria. È l’anima dell’Arbitro Bancario Finanziario che, per la verità, è una struttura abbastanza comples- sa. Nato su iniziativa della Banca d’Italia in attuazione di una direttiva europea, è però autonomo e indipendente da viaNazionale. È articolato in sette Collegi territoriali, formati da professionisti esperti e composti in modo da assicurare un’effettiva rappresentanza dei soggetti portatori dei diversi interessi. Nonostante sia attivo da diversi anni, l’Arbi- tro non è ancora ben conosciuto tra il largo pubblico dei clienti. Per giunta il numero dei ricorsi, che ha raggiunto il picco nel 2020 (con 30.917 procedimenti, conseguenti alle dinamiche relative ai ricorsi in materia di cessioni del quinto dello stipendio, che da sempre rappresentano la componente prin- cipale del contenzioso) ha conosciuto una rapida discesa negli anni successivi fino ai 15.475 del 2022, prima di un lieve recupero nell’anno successivo (15.816). I motivi? “ Ce lo stiamo chiedendo – risponde Bianco – po- trebbe essere l’effetto di un adeguamento dei comportamenti degli intermediari che cono- scono gli orientamenti dell’Arbitro e, quin- di, aderiscono alle richieste dei clienti già 42 B E | B AN K E R S

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