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di Paolo Scapolo Codice della Crisi e dell’Insolvenza: un “correttivo” rivolto a perseguire un migliore equilibrio tra le esigenze dei creditori e quelle dell’impresa SI CONFERMA L’INTENZIONE DI DESTINARE AL “CORRETTIVO” UN RUOLO CENTRALE NEI PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE. N ella ricerca del migliore equili- brio tra le esigenze dei creditori e quelle di una azienda in de- fault, il legislatore è di recente intervenuto con un “correttivo 1 ” al Codice della crisi d’impresa (di seguito Codice) a meno di due anni dalla sua entrata in vigore. Tanto attivismo si giustifica con il fatto che la prima stesura della nuova normativa, in fase d’iniziale applicazione, ha mostrato diversi punti deboli. Con il “correttivo” il legislatore ha operato con modifiche sensibili, in par- ticolare sulla composizione negoziata, con- fermando l’intenzione di destinare a questo strumento un ruolo centrale nei processi di ristrutturazione. È stata infatti introdotta la facoltà di conclu- dere, anche nell’ambito di tale procedimento, la transazione con il fisco 2 e la possibilità di proporre la domanda di composizione nego- ziata anche per un’impresa che si trovi già in stato d’insolvenza al momento della propo- sizione della domanda stessa. Per quel che riguarda piùdirettamente i credi- tori finanziari è stato previsto, tra gli obblighi demandati a tali soggetti, di non attivare una diversa classificazione del credito per effetto del solo accesso alla composizione nego- ziata. Permane l’obbligo di non sospende- re o di revocare le linee di credito concesse all’imprenditore salvo per ragioni dettate LEGAL #CodiceDellaCrisi #Insolvenza #RiformaFallimentare Paolo Scapolo Senior Vice President di Prelios e membro della Commissione crisi d’impresa dell’Ordine dei commercialisti di Milano Leggi l’articolo completo disponibile sul sito BeBankers.it B E | B AN K E R S 83

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