Il tribunale di Milano – riferisce La Presse – ha dichiarato l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale (l’ex fallimento) della Bioera spa, la società del Biofood guidata fino al 2021 dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La decisione ha accolto la richiesta dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi.
I giudici della sezione imprese avrebbero rilevato numerose ‘criticità’ finanziarie di Bioera. Fra queste, l’indisponibilità di risorse utili a pagare i creditori che hanno deciso di non aderire all’accordo di ristrutturazione sui 7,6 milioni di euro di debiti della quotata in Borsa, la mancata esecuzione di un aumento di capitale e l’impossibilità di escutere le garanzie fideiussorie promesse alla scorsa udienza del 14 novembre. La Borsa ha disposto la sospensione della quotazione dei titoli.
La procedura di liquidazione – ha spiegato il tribunale – è stata la conseguenza “dell’emergere di plurime criticità, collegate alla indisponibilità di risorse utili a pagare i creditori non aderenti all’accordo stesso, alla mancata esecuzione di un prospettato aumento di capitale, all’impossibilità in concreto di escutere una garanzia personale formalmente in essere”. L’istanza della società “finalizzata a procedere alla modifica sostanziale dell’accordo, non ha trovato accoglimento difettando alla base di un effettivo piano industriale, finanziario e di cassa”.
Attualmente Bioera ha un patrimonio netto negativo di 8 milioni.Il giudice delegato della procedura, Francesco Pipicelli, ha nominato come curatore l’avvocato Corrado Camisasca, “già commissario giudiziale della procedura”. Il fallimento – spiega Il Sole 24 Ore – potrebbe portare, poi, all’apertura in sede penale di un fascicolo per bancarotta a carico di amministratori ed ex.