Cartolarizzazioni: una Nuova Garanzia UE per la Competitività e la Transizione Verde

La rubrica "Credit Management Industry" di Massimo Famularo

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Abstract

Il rapporto di Mario Draghi sulla competitività europea evidenzia il divario tra il mercato delle cartolarizzazioni dell’UE e quello degli Stati Uniti, con quest’ultimo molto più sviluppato (4% del PIL contro lo 0,3% nell’UE nel 2022). Per colmare questo divario, Italia, Germania e Francia propongono una revisione dei requisiti patrimoniali e l’introduzione di una “garanzia UE” per le nuove cartolarizzazioni, simile ai modelli GACS e HAPS, per attrarre investimenti privati verso progetti di transizione verde e digitale.

Testo

Nel suo rapporto sul futuro della competitività europea, Mario Draghi osserva che le banche europee non possono contare sulla cartolarizzazione nella stessa misura delle loro controparti statunitensi. Ad oggi, il mercato delle cartolarizzazioni dell’UE è molto meno sviluppato di quello degli Stati Uniti. Nel 2022 l’emissione annuale di cartolarizzazioni nell’UE era pari ad appena lo 0,3% del PIL, mentre negli Stati Uniti era pari al 4% del PIL [cfr. Figura 7]. Queste differenze derivano in parte da un quadro normativo dell’UE più severo in termini di requisiti prudenziali e di regole di trasparenza e divulgazione, che vanno oltre i requisiti degli Stati Uniti.

Inoltre, nell’UE manca l’equivalente delle imprese sponsorizzate dal governo statunitense (GSE). Le GSE sono state fondamentali nel promuovere la standardizzazione dei prodotti ipotecari tra le banche e gli Stati americani, riducendo i costi delle transazioni, i rischi di credito sia per le banche che per gli acquirenti e creando un mercato ampio e profondo.

Per affrontare questi problemi, i principali Paesi europei stanno spingendo per una “rivitalizzazione” della cartolarizzazione. In una lettera congiunta inviata alla Commissione europea, i tre direttori generali del Tesoro di Italia, Germania e Francia hanno proposto due azioni principali: una revisione dei requisiti patrimoniali per le banche e la creazione di uno “schema di garanzia UE” da applicarsi alle nuove operazioni di cartolarizzazione. Questa garanzia europea, simile al modello italiano GACS e greco HAPS, avrebbe lo scopo di facilitare l’accesso ai finanziamenti privati, incanalandoli verso progetti di interesse comune, come la transizione verde e digitale.

Si tratterebbe di un passo importante per migliorare la standardizzazione degli strumenti finanziari, riducendo i costi di transazione e aumentando la trasparenza del mercato. Inoltre, l’introduzione di questa garanzia potrebbe ridurre il rischio percepito dagli investitori, incoraggiando un maggior flusso di capitali nelle cartolarizzazioni europee.

Tuttavia, bisogna considerare che lo smantellamento del mercato e della regolamentazione bancaria prima del 2007-2008 e l’abuso della cartolarizzazione che ne è seguito hanno portato alla grande crisi finanziaria. Attraverso questo strumento, con cui i prestiti e gli attivi delle banche vengono impacchettati e trasformati in titoli negoziabili, il rischio è stato diffuso a livello globale in modo opaco. Quando il mercato immobiliare statunitense è crollato, l’intero castello di carte costruito attorno a questi strumenti si è sgretolato, portando a una delle più gravi crisi finanziarie della storia.

Pertanto, per sfruttare appieno i vantaggi della cartolarizzazione per lo sviluppo del mercato dei capitali, è necessario mantenere una vigile supervisione del mercato e una prudente regolamentazione bancaria.

Nonostante i rischi del passato, la cartolarizzazione ha un potenziale significativo, soprattutto in termini di flessibilità per le banche. Con una regolamentazione adeguata, la cartolarizzazione può contribuire a: Rendere più flessibili i bilanci delle banche: consentendo loro di trasferire parte del rischio agli investitori, liberando capitale per nuovi prestiti. Sostenere lo sviluppo dei mercati dei capitali: attirando investimenti non solo dall’UE, ma anche da investitori internazionali. Finanziare la transizione verde e digitale: utilizzando il capitale privato per progetti su larga scala necessari per il futuro dell’Europa.

Le cartolarizzazioni, nonostante il loro passato turbolento, sono ancora uno strumento utile per gestire il rischio bancario e finanziare progetti di interesse strategico. L’introduzione di una garanzia europea potrebbe essere la chiave per sfruttare al meglio il loro potenziale, promuovendo un mercato più trasparente e integrato a livello continentale.

Se la Commissione europea saprà cogliere questa opportunità, la cartolarizzazione potrebbe tornare a svolgere un ruolo centrale nella ripresa economica europea, contribuendo a finanziare la transizione verde e digitale e a rendere più solido il sistema bancario.

Link di Riferimento

https://commission.europa.eu/topics/strengthening-european-competitiveness/eu-competitiveness-looking-ahead_en