Cherry Bank, banca attiva negli NPL, nella finanza strutturata, nelle special situations e nei crediti fiscali, ha annunciato cambiamenti nell’assetto organizzativo per «affrontare con decisione le sfide del mercato e rispondere alle crescenti esigenze delle imprese e famiglie italiane».
È stata creata una nuova unità, la «Relationship Bank», volta a rafforzare la presenza sul territorio e la vicinanza ai clienti, con un focus particolare sulla relazione diretta con il cliente e sulla valorizzazione delle opportunità di consulenza e assistenza finanziaria integrate.
L’Area Corporate & Investment Banking amplia il proprio perimetro con un focus sugli investimenti proprietari ad alto rendimento e rischio controllato. Si tratta di interventi nel campo della finanza strutturata a supporto del tessuto industriale del nostro Paese; dalle special situations a favore di imprese con modelli di business sostenibili ma situazioni finanziarie difficili ai servizi di consulenza per la clientela corporate, all’attività di alternative investment focalizzata sulla condivisione degli interventi con terzi investitori.
Cresce, infine, la B.U. Factoring, dedicata alla gestione e allo sviluppo delle attività commerciali a supporto del capitale circolante delle piccole imprese.
«Con la nuova struttura» – ha sottolineato Giovanni Bossi, CEO di Cherry Bank – «rafforziamo la nostra vocazione a sostenere gli imprenditori che creano valore, anche in situazioni finanziarie complesse, mettendo a disposizione soluzioni innovative e un’organizzazione agile ed efficace».
Nei primi tre anni di vita, Cherry Bank ha generato un patrimonio di 200 milioni di euro e utili cumulati per oltre 120 milioni.