Negli ultimi anni, l’Italia ha aggiornato la disciplina che regolamenta la materia del recupero crediti e ha rinnovato gli strumenti messi a disposizione dell’amministrazione giudiziaria per essere in linea con gli standard europei e ridurre i problemi che ostacolano crescita economica e buon funzionamento del sistema creditizio.
Da un lato questo intervento ha risolto alcune difficoltà, quali lo snellimento dei procedimenti giudiziari e la riduzione dei tempi della giustizia, allineando la normativa italiana e quella comunitaria. Dall’altro, l’allineamento delle leggi italiane con i regolamenti dell’UE e dei singoli stati aderenti non è bilanciata con una pari efficienza nell’attività di recupero svolta da parte dei soggetti titolari del credito.
Come muoversi nel processo di recupero crediti in Italia
Il processo di recupero crediti in Italia prevede strumenti giuridici specifici, che garantiscono efficienza ed equità, ma non attribuisce i giusti mezzi per consentire ai creditori di beneficiare delle migliorie applicate, lasciando uno spazio ai debitori più scaltri di non ottemperare ai loro impegni contestando il diritto del proprio creditore.
La procedura di recupero, infatti, inizia generalmente con il Decreto Ingiuntivo per farsi riconoscere il diritto di credito, per poi passare, in una situazione normale e non contenziosa, all’Atto di Precetto, con cui si chiede formalmente il pagamento. Il mancato adempimento viene poi superato dalla proposizione di altri strumenti quali il Pignoramento Immobiliare, che comporta la vendita degli immobili di proprietà del debitore ove ve ne siano, o il Pignoramento presso Terzi, che si concentra su crediti a sua volta vantati dal debitore nei confronti di soggetti terzi, quali il datore di lavoro dello stesso o l’istituto bancario ove quest’ultimo abbia aperto un conto corrente.
Tuttavia, la navigazione in questo sistema presenta diversi ostacoli, soprattutto a causa della sua natura intrinseca foriera di complicazioni e vie d’uscita concesse al debitore scorretto. Sebbene sia stato concepito per funzionare in maniera efficiente, i mezzi concessi dalla normativa spesso conducono a fasi che si prolungano, ritardando significativamente la definizione delle questioni recuperatorie. In casi come quelli descritti, inoltre, anche le spese lievitano, soprattutto nei casi di debiti di minore entità, dove diventa assolutamente complesso pianificare e costoso svolgere un’attività di questo genere.
I fattori sopra citati e la natura dinamica dei valori di mercato aggiungono ulteriori difficoltà, rendendo necessarie decisioni strategiche informate e conoscenze specialistiche per un’esecuzione efficace e economicamente vantaggiosa.
Come QUALCO migliora il recupero dei crediti
QUALCO ha avviato una partnership strategica con KPMG Italia e lo Studio Legale Cannizzaro per integrare il complesso quadro giuridico italiano in materia di recupero crediti nella soluzione software QUALCO Collections and Recoveries. Il progetto si è concentrato sulla mappatura e sulla configurazione sia delle azioni legali primarie come il “Decreto Ingiuntivo”, l'”Atto di Precetto”, il “Pignoramento Immobiliare” e il “Pignoramento presso Terzi”, sia dei sottoprocessi eventuali, quali quelli relativi alle procedure di opposizione, ovvero alle tematiche impattanti sui processi esecutivi come l’azione di divisione o le ipotesi di richiesta di conversione del pignoramento.
L’integrazione delle procedure legali, riformate dalla Legge Cartabia in vigore dal 2023, dettagliate in QUALCO Collections and Recoveries salvaguarda gli interessi dei creditori, accelerando i tempi di recupero e riduce i relativi costi da allocare.
La modalità operativa del tool riduce al minimo il rischio di non conformità dei rigorosi standard legali ivi previsti, snellendo il processo di recupero per gli istituti finanziari.
QUALCO si conferma, quindi, la prima azienda nel panorama della gestione dei crediti non performing in Italia ad implementare un software in linea con l’attuale normativa processuale vigente e totalmente innovata dalla Legge Cartabia.
Al centro di questa innovazione c’è il modulo Legal & Restructuring. Pensato per i diversi scenari legali, fonde la conformità normativa con processi personalizzabili; introduce fasi strutturate, campi definiti dall’utente per una gestione completa ed efficiente delle informazioni e propone sottoprocessi completamente automatizzati per accelerare i tempi delle azioni legali, giudiziali e stragiudiziali.
Inoltre, grazie ai passaggi tra le varie fasi del processo limitate per competenza e alle diverse opzioni di personalizzazione, si adatta perfettamente alle diverse casistiche giudiziarie. QUALCO Collections and Recoveries offre inoltre un monitoraggio in tempo reale e garantisce un controllo meticoloso del flusso di lavoro. In questo modo, il processo di recupero si allinea ai requisiti legali e porta a risultati di recupero crediti ottimizzati.