La Consob ha approvato il prospetto per l’aumento di capitale da 150 milioni di doValue, operazione propedeutica alla prevista acquisizione del competitor Gardant. Oggi si riunirà il cda della società per fissare i termini e le condizioni definitivi dell’operazione, incluso il prezzo al quale saranno offerte le nuove azioni. I diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni saranno esercitabili, a pena di decadenza, da lunedì 25 novembre al 12 dicembre 2024 e saranno negoziabili dal 25 novembre al 6 dicembre.
«Arriviamo al termine – ha commentato ceo di doValue, Manuela Franchi in un’intervista a Il Sole 24 Ore – di un percorso autorizzativo in cui abbiamo raccolto il pieno supporto istituzionale, visto che nel giro di 5-6 mesi abbiamo avuto il via libera di Banca d’Italia, Grecia e Cipro, oltre al disco verde del Governo e il nulla osta di Consob. Non era scontato avvenisse tutto in tempi così brevi».
Franchi si è soffermata su ciò che avverrà all’indomani dell’aumento di capitale. «Siamo focalizzati sull’execution del piano. Integreremo Gardant come da programma e partiremo subito con l’operatività. Sotto il profilo finanziario, l’aumento di capitale e i nuovi finanziamenti ci consentono di rimborsare il bond 2025, e ottenere liquidità addizionale che servirà a sostenere il rimborso delle obbligazioni 2026 nei tempi e nei modi che si riterranno più opportuni alla luce delle condizioni di mercato. Ridurremo la leva finanziaria netta, che stimiamo tra 1,3 e 1,5 volte l’Ebitda nel 2026, e inoltre facciamo entrare nell’azionariato un investitore come Elliott, che si aggiunge a Bain e Fortress, che si prospetta importante per il nostro business».
«Dopo il closing di Gardant – ha spiegato Franchi – vi sarà una nuova organizzazione integrata a livello di Country Italy , con la nomina del country head di doValue per l’Italia che è l’attuale ceo di Gardant (Mirko Briozzo, ndr). Le due entità legali rimarranno separate per un anno. “Intanto, negli ultimi mesi e senza fermare il business, abbiamo definito una road map per l’integrazione delle due realtà. Abbiamo davanti un percorso di 18 mesi, che si concluderà a metà 2026, quando avremo un solo sistema integrato per linea di business (Npl, Utp e Real estate)».
La Ceo di doValue non ha escluso esuberi occupazionali. «Al momento non abbiamo uno scenario definito, in quanto le analisi sono in corso. Da un lato i due Gruppi presentano alcune complementarità, dall’altro è ragionevole pensare che dall’integrazione possano derivare alcune aree di sovrapposizione e sinergia».