Corea del Sud: crescono le insolvenze sui prestiti alle aziende e il debito delle famiglie

Il governo del Paese sta mettendo in atto una serie di misure per arginare il debito delle famiglie, tra cui l’aumento nell’emissione di prestiti aziendali

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Veduta di Seul, capitale della Corea del Sud

Peggiora di giorno in giorno la solidità finanziaria delle principali banche commerciali del Sud Corea. A incidere sul loro stato finanziario è l’aumento delle insolvenze sui prestiti alle aziende. A riferirlo è la testata TheKoreaTimes, secondo la quale ad accrescere le preoccupazioni è anche il ritmo della crescita del debito delle famiglie del Paese.

I dati di marzo dell’Institute of International Finance hanno mostrato infatti che, nel quarto trimestre dello scorso anno, la Corea aveva il debito delle famiglie più alto al mondo in rapporto al PIL. Si prevede che i prestiti in sofferenza concessi alle imprese con profili finanziari deboli aumenteranno, come indicato dagli stessi istituti di credito commerciali. Questi ultimi stanno aumentando gli affari con le aziende per compensare la diminuzione del reddito da interessi, tenuto conto anche che sono state introdotte norme sui prestiti più severe per arginare il debito delle famiglie.

Alcune banche hanno già registrato un aumento dei prestiti in sofferenza: ovvero con il pagamento degli interessi scaduto da 90 giorni, che dunque si ritiene improbabile venga rimborsato. Per KB Kookmin, una tra più grandi banche in Corea del Sud, alla fine dello scorso anno questi prestiti ammontavano allo 0,42% (in aumento di 0,16 punti percentuali rispetto allo 0,26% del 2022). Questo valore, per l’istituto di credito commerciale Hana Bank è salito allo 0,29%, rispetto allo 0,24%. Il valore di Banca Woori è rimasto invariato allo 0,23%. I tre avevano un totale di 1,85 trilioni di won (1,38 miliardi di dollari) di prestiti societari in sofferenza a partire dallo scorso anno, pari allo 0,32% del totale dei prestiti aziendali di 587,2 trilioni di won, la valuta della Corea del Sud.

In confronto, la percentuale di prestiti in default tra tutti i prestiti alle famiglie qui è dello 0,17%, il cui importo totale ammonta a 432,1 trilioni di won. I dati della Banca di Corea mostrano che i prestiti alle famiglie concessi dai cinque principali istituti di credito commerciali ammontavano a 694,4 trilioni di won lo scorso anno, in leggero calo rispetto a 694,7 trilioni di won.

Al contrario, il valore totale dei prestiti aziendali concessi è salito a 888,2 trilioni di won, in aumento del 6,7% rispetto a 832,6 trilioni di won. Nel complesso sono cresciuti i prestiti alle imprese, balzando a 1.247,7 trilioni di won alla fine dello scorso anno, in crescita del 6,6% rispetto a 1.170,3 trilioni di won un anno prima. La settimana scorsa la banca centrale ha dichiarato che i prestiti alle imprese concessi dagli istituti di credito locali hanno registrato un aumento di 8.000 miliardi di won a febbraio, il secondo aumento più ripido di febbraio dal 2021, quando la cifra ha raggiunto 8.900 miliardi di won.

“Il governo ha messo in atto una serie di misure per frenare il debito delle famiglie, una sfida importante che le banche cercano di superare con il corrispondente aumento nell’emissione di prestiti aziendali”, spiegano i funzionari del settore. “Siamo consapevoli delle preoccupazioni sulla solidità finanziaria, un fattore di rischio mitigato dal monitoraggio continuo”.