Crediti deteriorati in calo nelle BCC

Un articolo del Sole 24 ore segnala il buon momento che stanno attraversando le banche di credito cooperativo

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Photo by Leonhard Niederwimmer on Pixabay

Tassi e mutualità spingono redditività e patrimonio delle banche di credito cooperativo (Bcc) più velocemente degli altri istituti di credito. Dal confronto delle semestrali del giugno scorso con i bilanci 2021 (gli ultimi con i tassi negativi), emerge che i risultati consolidati delle attuali 218 Bcc (Iccrea 114, Ccb 65 e Ips Raiffeisen 39) registrano dinamiche migliori rispetto ai dati aggregati dei 10 maggiori gruppi bancari. Ed anche sui crediti deteriorati questa categoria del credito mostra performance migliori. Lo segnala un articolo de Il Sole 24 Ore che segnala i punti di forza della categoria emersi proprio negli ultimi esercizi.

 In particolare – si legge nell’articolo – la copertura dei deteriorati passa dal 65 al 75% (scesa da 53 a 51% per le grandi banche), riducendo l’incidenza degli Npl netti sugli impieghi dal 2,3 all’1% (rispetto al calo da 1,9 all’1,3%) e sul patrimonio (Texas ratio) dal 16,7 al 5,8% (da 13,9 a 9% per le altre banche). Più in generale quest’anno l’utile consolidato delle Bcc (atteso oltre i 3 miliardi) va quasi a quadruplicare quello di tre anni fa (le altre banche lo triplicano), nonostante il margine d’interesse aumenti “soltanto” del 64% (contro il +103% delle grandi banche). Grazie all’accumulazione dell’utile alle riserve indivisibili, nelle banche mutualistiche il patrimonio (26 miliardi) aumenta del 30% (contro +7%) e il Cet1 sale dal 19,5 al 23,7%. Mentre per i primi 10 gruppi bancari rimane stabile al 15% per l’elevato pay out dell’utile a soci come dividendi e riacquisti di azioni.