Il Bnpl (Buy Now Pay Later), cioè il “compra ora paga dopo”, sta diventando sempre più popolare in Italia, ma porta con sé alcuni rischi significativi. A lanciare l’allarme – scrive Il Sole 24 Ore – è Simone Capecchi, Executive Director di Crif. «Pur trattandosi spesso di importi modesti – ha spiegato – il fatto che più pagamenti possano cumularsi crea un potenziale rischio di sovra esposizione». Già da un’analisi di Crif del 2022 emergeva che i contratti Bnpl registravano una rischiosità maggiore rispetto a finanziamenti small ticket più tradizionali e il loro tasso di insolvenza era quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente.
Non è un caso che già da tempo sulla questione è intervenuta Banca d’Italia sottolineando come la facilità di accesso e l’uso per l’acquisto di beni di piccolo importo (oltre il 50% inferiore ai 500 euro per la gran parte da utenti di età inferiore ai 30 anni), potrebbe incentivare acquisti non del tutto consapevoli e quindi potenzialmente non sostenibili da parte dei consumatori esponendoli ad un rischio di sovraindebitamento.
Spesso la valutazione del merito creditizio per il Bnpl è superficiale e basata su algoritmi di intelligenza artificiale, il che può portare a un’analisi inadeguata della capacità di rimborso del consumatore.
«Fino ad oggi il Bnpl (non avendo interessi e spese di istruttoria) – ha aggiunto Capecchi – è inquadrato come dilazione di pagamento e non rientra nella disciplina sul credito al consumo, quindi è stata svincolata da tutta una serie di obblighi fiscali e norme di inquadramento sul merito creditizio». Insomma, quello del Bnpl è una sorta di debito fantasma che può non emergere ad un esame di merito creditizio per la richiesta di un successivo finanziamento più cospicuo in quanto la normativa attuale non copre questi strumenti. Inoltre, l’utilizzo è sempre più incentivato soprattutto in determinati periodi dell’anno per sostenere i consumi. Il quadro normativo sta comunque cambiando. Dal 2026, una nuova direttiva comunitaria richiederà controlli più rigorosi sul merito creditizio per le operazioni di Bnpl, con l’obiettivo di evitare il sovraindebitamento e garantire una maggiore trasparenza e tutela per i consumatori.