Crisi irreversibili: la legge di bilancio favorirà la “esdebitazione del debitore incapiente”

Fondo da 500mila euro per la copertura delle spese procedurali

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È un one shot cui possono ricorrere coloro che non hanno più alcuna risorsa per liberarsi dei propri debiti. Si chiama “esdebitazione del debitore incapiente”, prevista dal Codice della crisi, per favorire la quale la legge di Bilancio 2025 ha costituito un apposito fondo: 500 mila euro – spiega il comma 893 dell’art. 1 della legge – da utilizzare “anche per la copertura delle spese procedurali, comprese quelle per la remunerazione delle prestazioni professionali rese dall’organismo di composizione della crisi, e dei costi processuali”. Per rendere concretamente esigibile la misura di favore, si attende ora un decreto del ministero della Giustizia, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovrà essere emanato entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge.

L’esdebitazione dell’incapiente è un istituto – precisa il dossier degli uffici parlamentari di accompagnamento alla nuova norma – “rivolto al debitore, persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, fatto salvo l’obbligo dell’assolvimento del debito entro tre anni dal decreto del giudice laddove pervengano sopravvenienze attive rilevanti”.

Il beneficio consiste nell’azzeramento dei debiti, a determinate condizioni, e quindi nell’ottenere l’esdebitazione a costo zero, tenendo conto di quanto serve per una vita dignitosa. “Le condizioni per fruire dell’esdebitazione sono: persona fisica, meritevolezza, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, accesso una sola volta nella vita, l’obbligo di pagamento del debito entro 3 anni dal decreto del Giudice, nel caso sopravvengano utilità rilevanti che consentano un soddisfacimento dei creditori”.

Per iniziare il percorso verso l’esdebitazione, occorre rivolgersi all’Organismo di Composizione della Crisi, dei Dottori Commercialisti o della Camera di Commercio, e successivamente presentare la domanda al tribunale competente, allegando tutta una serie di documentazione.